SOSTA – Dimissioni forzate di Benedetto XVI: e se oltre a monsignor Negri avesse ragione anche padre Lombardi?

Cari pellegrini, nella “Selezione Cattolica” (clicca qui) abbiamo voluto riportare un passaggio di una conferenza che monsignor Negri ha recentemente tenuto. Il Vescovo di Ferrara (ancora per poco) allude a possibili e gravi pressioni che ci sarebbero state per far dimettere Benedetto XVI.

In risposta, padre Paolo Lombardi, ex responsabile della Sala Stampa Vaticana, intervistato da vaticaninsider.it (clicca qui), ha criticato le parole di monsignor Negri precisando che da parte del Vescovo di Ferrara si tratta di uno strano modo di esprimere amicizia nei confronti del Papa emerito.

A riguardo “sostiamo” e facciamo solo una breve riflessione.

Premesso che abbiamo ritenuto opportuno selezionare il video di monsignor Negri perché riteniamo verosimile ciò che ha detto, ciò non toglie che le parole di padre Lombardi abbiano una certa logica.

E’ evidente che padre Lombardi, con ogni probabilità, vuole stornare l’attenzione da qualsiasi ipotesi di pressione verso Benedetto XVI perché ciò comporterebbe serie problematiche sulla legittimità dell’attuale pontificato, ma è pur vero che la critica che fa a monsignor Negri ha una sua ragion d’essere.

Infatti, cari pellegrini, c’è un punto debole in certi “benedettiani usque ad mortem“. Se fosse vero che papa Ratzinger abbia subito delle pressioni per dimettersi e abbia accondisceso a queste pressioni, non ci farebbe mica una bella figura. Certo, capiamo tutte le difficoltà, capiamo che quando viene tolta la terra sotto i piedi, è difficile reggersi, ma un’eventuale pressione, per una persona della sua levatura intellettuale, non poteva che essere letta non solo come indebita, ma anche come pericolosissima minaccia per le sorti della Chiesa. Se vogliono che me ne vada -avrebbe dovuto pensare- è perché vogliono che la Chiesa prenda un’altra direzione.

Insomma, cari pellegrini, i casi sono due: o Benedetto XVI si è dimesso senza alcuna pressione; oppure se si è dimesso perché spinto a farlo, vuol dire che non ha resistito come doveva.

Paradossalmente -in questo ha ragione padre Lombardi- gli estimatori di Benedetto XVI dovrebbero propendere più per la prima che per la seconda ipotesi.

E allora, cari pellegrini, a quale conclusione dobbiamo giungere?

Dobbiamo concludere che siamo in una situazione di tale confusione che cercare di capirci qualcosa diventa pressoché impossibile. Almeno allo stato attuale… poi si vedrà.

Noi preferiamo non pronunciarci, ma leggere le cose con doverosa intelligenza.

Il Cammino dei Tre Sentieri sceglie piuttosto di concentrarsi (nei limiti del possibile e per quello che modestamente può fare) nel promuovere la Bellezza della Verità Cattolica di sempre e di denunciare gli errori, da qualsiasi “piano” provengano… tanto da quelli bassi quanto da quelli alti.

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2 Comments on "SOSTA – Dimissioni forzate di Benedetto XVI: e se oltre a monsignor Negri avesse ragione anche padre Lombardi?"

  1. Le dimissioni di papa Benedetto sono state annunciate con la giustificazione per cause di salute. Ho trovato la giustificazione inopportuna (e poco credibile) dopo che papa Giovanni Paolo ha dimostrato a tutto il mondo alla finestra ed in diretta televisiva come un pontefice dovrebbe saper morire. Inoltre ancora adesso, papa Benedetto nonostante l’età rivela nelle sue comparse pubbliche la sua tenace fibra teutonica smentendo la fragilità di salute. Le sue dimissioni non si possono giustificare se non come conseguenza di ricatto pena una denuncia pubblica che avrebbe causato scandalo alla Chiesa. Papa Benedetto sarebbe stato un grande pontefice in tempi pre-conciliari ma ha avuto la sfortuna di inciampare nel modernismo per cui ha sempre ondeggiato tra tradizione e progressismo e, in questa dispersione di orientamento ha preferito togliersi dal ruolo guida della Chiesa. Ma l’occasione è stata trovata in una forte pressione che ha dovuto subire per il bene della Chiesa.

  2. Sotto il Pontificato di Papa Benedetto personalmente non ho patito alcun disorientamento. Riconosco in Lui una guida sicura, una Fede solida, una preparazione eccellente, doti tutte che si aggiungono a una grande bontà e mitezza d’animo. Penso anche che abbia detto la verità, ma solo quella parte che poteva rendere pubblica. Il Signore Solo conosce tutto, e noi sapremo al tempo stabilito. Concordo sull’ipotesi di una minaccia grave, un attentato al bene della Chiesa, per scongiurare il quale con ogni probabilità si è sacrificato. Gesù Lo protegga e salvi noi tutti.

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