SOSTA – I casi di serial killer: la conseguenza per aver fatto “impazzire” la libertà

Cari pellegrini, in queste ore i media ci parlano di un ennesimo caso di serial killer negli Stati Uniti. Un afro-americano ha ucciso in strada un settantaquattrenne, ha filmato il suo gesto e poi ha postato il video su facebook, dove, per ben tre ore, è stato tutto visibile, poi, ovviamente, il video è stato tolto. L’assassino dice, o millanta (non si sa), di aver ucciso finora ben 12 persone.

Un caso di ordinaria follia? Fa specie utilizzare questo aggettivo (“ordinaria”) visto che si tratta di follia, e soprattutto di che follia: uccidere un uomo senza un “perché” e filmare il tutto, non è proprio come andarsi a prendere un cappuccino al bar.

Ma dov’è, cari pellegrini, lo spunto di riflessione?

Ovviamente una notizia come questa potrebbe essere suscettibile di tante discussioni, noi vogliamo invece partire da un’unica prospettiva e ci poniamo questo interrogativo: come mai questi casi avvengono soprattutto nell’Occidente opulento e in particolar modo negli Stati Uniti? Qualcuno potrebbe rispondere dicendo che quando avvengono da altre parti non ce lo fanno sapere, perché si è in contesti in cui l’informazione è meno libera. Forse, ma noi siamo convinti che non può essere solo per questo.

Cari pellegrini, intendiamoci, questo non vuol dire che la violenza non ci sia da altre parti o sia di meno. No. Quello che invece ci sembra significativo è che mentre nei Paesi meno progrediti (utilizziamo questa definizione abbastanza discutibile) la violenza si esprime sostanziandosi di motivazioni (molte volte errate, se non addirittura sbagliatissime), nei contesti economicamente più avanzati, oltre alla violenza della criminalità, si unisce anche la violenza gratuita.

Può sembrare banale, ma la risposta nostra è questa: è il prezzo che si paga per aver innalzato la “libertà” a valore supremo.

La libertà è un valore importante, ma non è il valore supremo. La libertà va sempre giudicata dalla verità e sottomessa ad essa. Gesù dice chiaramente di scegliere la Verità, perché solo la Verità può rendere liberi (Giovanni 8,31-32). Quando si slega la libertà dalla verità, la libertà “impazzisce” e può divenire pericolosissima.

Cari pellegrini, noi crediamo nella Teologia della Storia, che non è altro che la capacità di “leggere” gli avvenimenti partendo dall’atto di Fede, convinti come siamo che se è vero che la storia è costruita dalle decisioni umane, è pur vero che essa è accompagnata dalla Provvidenza e giudicata da Colui che è il Signore della Storia, cioè Dio.

Capiamo che chi non condivide con noi la Grazia della Fede, sorriderà a queste parole e ci riterrà un po’ ingenui se non addirittura sciocchi, ma crediamo che notizie come queste e casi come questi siano l’esito logico e -perchè no?- il “castigo” per aver fatto “impazzire” la libertà. Quasi a dire: se ciò che conta è la libertà per la libertà, se ciò che conta è agire come si vuole… allora anche la violenza deve essere libera, libera da “ragioni” e libera da “motivazioni”.

A proposito! Lo sapete, cari pellegrini, perché l’organizzazione poliziesca tradizionalmente più evoluta è Scotland Yard? Perché lì nacquero i primi casi di serial killer (Jack lo Squartatore…). L’Inghilterra la patria del liberalismo!

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