Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, uno degli ultimi berlusconiani di ferro, ha scritto un articolo su una presunta “comunistizzazione” della Lega. Si, avete letto bene: sulla “comunistizzazione” della lega (Svolta rossa della Lega ). Il motivo è presto detto: perché alcuni deputati del partito di Salvini si sono astenuti all’europarlamento, non sentendosela di votare a favore di una dichiarazione di legittimazione di Juan Guaidò, l’oppositore di Maduro.
Che quella degli eurodeputati leghisti non sia stata una scelta per non far dispiacere il M5S è cosa evidente. Infatti, quando si tratta di smarcarsi dai Pentastellati, la Lega, forte anche dei sondaggi, non teme di farlo. Il recente caso sulla (o “sul” come dir si voglia) TAV lo attesta pienamente.
Piuttosto diciamo a Sallusti come stanno le cose, cioè perché non c’è da meravigliarsi, che non si tratta di alcuna svolta “rossa” della Lega e perché -a nostro modestissimo parere- gli eurodeputati di Salvini abbiano fatto bene ad astenersi.
Primo motivo
La situazione in Venezuela non è affatto chiara. Che il regime di Maduro per alcune cose sia indifendibile, siamo anche noi d’accordo; ma che da questo si arrivi ad appoggiare senza se e senza ma Guaidò non sarebbe cosa -almeno per ora- intelligente. Va tenuto presente anche la cultura di riferimento dell’aspirante neo leader venezuelano, che non ha nascosto anche pubblicamente la sua affiliazione massonica.
Secondo motivo
Ad elencare i Paesi che si sono immediatamente buttati a fianco di Guaidò c’è da avere quasi l’orticaria. C’è tutto l’establishment finanziarista, globalista e onusiano (da ONU).
Terzo motivo
La Lega da tempo ci ha abituato ad un’intelligente attenzione nei confronti della Russia di Putin. Dunque, non si tratterebbe d’incoerenza l’aver eventualmente preso in considerazione la reazione di Putin ad una palese ingerenza avvenuta nella questione venezuelana.
Quarto motivo
Sempre a proposito di ingerenze, va detto che il sovranismo o è o non-è. Non può esistere un sovranismo solo a fase diurna o solo a fase notturna, a giorni alterni o a scadenza bimestrale. Certamente, quando vi fossero delle palesi violazioni e quando in determinate situazioni si è costretti a combattere guerre asimettriche, si potrebbero anche legittimare ingerenze. Ma non è questo il caso.
Quinto motivo
Ci sarebbe tanto da dire sul keynesismo (da Keynes), resta però il fatto che da tempo Salvini e sodali si sono volutamente circondati di teorici dell’economia (vedi il professore Bagnai, attualmente senatore leghista) che sono keynesiani convinti. Per cui tutto questo stupore di Sallusti non sta né in cielo né in terra. Essendo cosa, preesistente la nascita del governo gialloverde, anzi risaputa ai tempi dell’alleanza elettorale per affrontare il voto del 4 marzo.
E’ evidente che qui si “rosica” (Sallusti su tutti) e si vuole che la Lega scenda nei consensi per far risorgere quello che è ormai un cadavere: il centro-destra di berlusconiana memoria!
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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