Un po’ di ripasso sulla sindrome influenzale… non farebbe male al CENSIS!

del C3S

Cari pellegrini, viene da pensare a ciò che succedeva nell’Unione Sovietica e in certi Paesi di socialismo reale. Quando si manifestava il dissenso… zac! …si andava in manicomio. Se non si accettava il sol dell’avvenire, se non si accettava l’idea che il socialismo fosse tutto rose e fiori, se non si accettava che tutto andasse perfettamente bene, allora di sicuro qualcosa nella mente non funzionava a dovere.

Ringraziamo il CENSIS per averci fatto ricordare ciò che avveniva in certi Paesi, che però, provvidenzialmente, oggi sono molto più seri di altri, ma su questo dovremo ritornare in con un’altra sosta.

Il CENSIS proprio in queste ore ha scoperto una nuovo disagio psichico: il sovranismo. Ecco la straordinaria scoperta: sovranismo psichico. Roba da Nobel!

I sintomi? Troppo desiderio di ordine. Troppa enfasi su immigrazione, criminalità e quant’altro, perché, in realtà, i dati veri non giustificherebbero tali allarmismi.

Non vogliamo entrare in merito ai dati, perché non abbiamo alcuna competenza a riguardo; ed anche perché solitamente ognuno li legge come vuole. Diciamo però una sola cosa: il malessere sociale non si misura solo in termini quantitativi, bensì soprattutto in quelli qualitativi.

Il CENSIS lo sa o non lo sa che ci sono zone dell’Italia in cui ormai lo Stato non c’è più?

Lo sa o non lo sa che nelle periferie delle città, oltre ad una certa ora, non si può più camminare e uscire di casa?

Lo sa o non lo sa come sono ridotte le nostre stazioni ferroviarie?

Lo sa o non lo sa che in zone come la Domiziana, nel Casertano, si prostituiscono bambine e bambini senza che si faccia tutto il possibile per cancellare questa piaga?

Sì… ma i dati?

I dati non si possono misurare partendo da ciò che c’era poche ore prima, ma dalla norma, cioè da ciò che è normale che ci sia.

Se è vero che quando il termometro passa da 40 a 38,8 segna una diminuzione, è pur vero che un conto è 40 al secondo giorno di febbre, altro è il 38,8 al terzo, quarto, quinto e sesto giorno. Il paziente, con il passare del tempo, è molto più debole e incapace a sopportare un malessere che ormai sta sfiancando il suo organismo.

Un po’ di cultura sulle banali influenze non farebbe male al CENSIS!

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