Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che è importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”
Dipinto “Die Hartengrube in Lubeck” di H.E. Linde-Walther (1868-1939)
La scena è di vita ordinaria. Alcune persone camminano lungo la via. Non c’è folla, ma è presente la vita.
La quotidianità si affaccenda e le case sembrano accogliere e a far da cornice agli affanni di tutti i giorni.
Due personaggi sono bene in vista: una donna matura che conduce una bambina.
E’ una figlia? Una nipote? Non sappiamo.
Ciò che però colpisce è lo sguardo della bimba che sembra osservare noi… noi che la stiamo osservando.
E’ uno sguardo di meraviglia.
In questo dipinto non è solo l’osservatore che si meraviglia osservando il dipinto; è anche la bambina che si meraviglia per noi che la stiamo guardando.
Insomma, ciò che è stato rappresentato, è ciò che dentro ma anche ciò che è fuori: è nell’opera, ma anche in chi osserva l’opera. E’ dappertutto.
Il che vuol dire che non c’è affanno, né storia, né vissuto che non rientri nell’armonia del tutto.
Tutto ciò che avviene, è permesso, anche se non sempre è voluto. Tutto!
Resta ad ognuno di noi orientarlo al Bene: nel progetto di Dio.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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