Il 20 aprile del 1862, Louis Pasteur (1822-1895), in collaborazione con Claude Bernard, effettua il primo esperimento di pastorizzazione, cioè di sterilizzazione. La parola “pastorizzazione” deve il suo nome proprio a Louis Pasteur.
Perché parlarne? Per un motivo molto semplice: perché Pasteur non solo era un convinto cattolico, ma un giorno disse qualcosa che è estremamente interessante e che vogliamo ricordare. Accadde che un suo allievo, sapendo che il maestro fosse credente, gli chiese: “Professore, ma lei come fa a credere che l’uomo abbia un’anima immortale?” Il nostro non rispose facendogli una lezione di antropologia filosofica per dimostrargli le ragioni dell’anima individuale. No, si limitò a dirgli: “E’ proprio la tua domanda che me lo dimostra.”
Una risposta inappuntabile. Ragioniamo. Il fatto che l’uomo abbia il concetto di anima, vuol dire che ha un’anima. Il fatto che l’uomo abbia la concezione dello spirito, vuol dire che la sua natura è anche spirituale. Il fatto che l’uomo abbia la concezione di Dio, vuol dire che la sua natura non è esclusivamente materiale. Gli animali non possono dirsi materialisti o atei. Solo l’uomo può dirsi materialista o ateo. Ciò perché l’uomo non è solo il suo corpo, e inoltre con l’intelligenza capisce di non esser potuto scaturire senza una causa.
C’è un paradosso vero. L’essere materialista, il dirsi tale, è un teorizzare e, proprio perché è un teorizzare, è uno scoprirsi di una natura che non è solo materiale. Insomma, solo colui che non è esclusivamente materiale, può affermare la menzogna di essere solo materia.
Grazie Pasteur.
E grazie anche per la pastorizzazione… che se non altro ci fa bere latte buono anche se non munto l’altro ieri.
Dio è Verità, Bontà e bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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