SOSTA – 23 giugno 1901 : Prima mostra delle opere di Picasso. Quanta saggezza nel Principe de Curtis!

di Corrado Gnerre

Mister Bean lo dice in un suo celebre film: …non riesco a distinguere un Picasso da un incidente d’auto.

Certo, con il celebre artista spagnolo non siamo già al puro astrattismo transavanguardista, ma la strada verso questo crinale è ampiamente intrapresa.

Una strada che -diciamocelo francamente- trasforma l’arte contemporanea sempre più in una grande truffa. Persi infatti i criteri oggettivi, tutto può arbitrariamente divenire arte. A decidere cosa sia o non sia arte sono gli esperti che su questo possono fare il bello o il cattivo tempo, a seconda delle loro personali convenienze.

Facciamo un semplice esempio. Il celebre critico Tizio si fa regalare dall’artista Sempronio un buon numero di tele. Poi si rivolge all’altrettanto celebre critico Caio e gli chiede la cortesia (che ricambierà a tempo debito) di recensire molto positivamente le tele di Sempronio. In tal modo il critico Tizio si ritroverà in possesso di un patrimonio …costruito -è proprio il caso di dirlo- ad arte!

Tutto questo a causa della pura soggettività dell’arte. Soggettività che rientra nella dissoluzione immaginifica della postmodernità.

Ma la saggezza popolare intuisce… ed intuisce bene.

Fatevi due risate con questo spezzone di un film di Totò, che cade -anche qui è il caso di dirlo- …a pennello!

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