SOSTA: 24 novembre 1793: anniversario dell’introduzione del calendario rivoluzionario durante la Rivoluzione francese

La Rivoluzione francese è stato il momento apicale della modernità, traducendo in politica i princìpi fondamentali dell’Illuminismo.

La Rivoluzione francese, nella sua vera essenza, ovvero come fenomeno che maggiormente ha espresso le istanze della modernità, ha voluto costituirsi come inizio di un “mondo nuovo” e come fucina per la creazione di un “uomo nuovo”.

Ecco quindi che l’introduzione del Calendario Rivoluzionario (24 novembre 1793) rispondeva a due esigenze. La prima, smarcarsi definitivamente dal “vecchio mondo”, quello naturale e cristiano; la seconda, aprire una nuova era in cui ai Diritti di Dio sarebbero dovuti succedere i diritti dell’uomo.

Si racconta che con l’introduzione della decade al posto della settimana finanche i buoi da aratro stramazzavano a terra perché privati di una frequenza di riposo che evidentemente trovava le sue ragioni non solo nella Rivelazione ma anche nelle leggi naturali.

Lo stramazzare di quei buoi rappresentò solo una piccola prefigurazione di ciò che sarebbe presto accaduto: l’uomo ridotto a strumento dell’ideologia e con una Storia che si sarebbe presentata sempre più palcoscenico di grandi massacri.

Infatti, la Rivoluzione francese fece nascere il mondo “ideologico” e, proprio da questo mondo, verranno fuori le guerre mondiali e tutti i genocidi.

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