Guardando una porta

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


La posizione dello sguardo, il privilegio dell’osservazione, il partire dal vedere e dal constatare è non solo la posizione più ragionevole, ma anche quella più intelligente. La parola “intelligenza” viene dal latino “intus-legit” che significa “leggere dentro”. L’intelligenza, pertanto, implica non una conoscenza superficiale ma una conoscenza dentro la realtà. Appunto: la realtà! L’intelligenza ha bisogno della realtà, non ne può fare a meno. Se la realtà non esistesse, non ci sarebbe modo di poter esercitare l’intelligenza, non ci sarebbe modo di essere intelligenti. Ed è la realtà che ci rimanda alla bellezza della Verità Cattolica … perché tutto è cattolico, perché tutto è di Dio!’


Il tempo diviene. E’ nella sua natura. Anzi, il tempo è nato proprio quando Dio ha creato la materia e, perché la materia muta, ecco il tempo.

Il tempo offre le occasioni. Presenta eventi. Impone accadimenti. Buoni o cattivi, ma accadimenti. Cioè fatti a cui non ci si può sottrarre.

Dinanzi a tutto ciò possiamo deciderci per un duplice destino.

Possiamo fendere ciò che accade e andare oltre. Anzi, guardare oltre per scorgere cosa c’è al di là.

Oppure deciderci di chiudere tutto per subire ma non vedere e scorgerne il perché.

E’ proprio come trovarsi dinanzi ad una porta.

Quando accade ciò che non vorremmo che accadesse, ci decidiamo di aprire o di chiudere questa porta?

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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