A proposito di piume e tricorni… non tutti i copricapi, sono copricapi

Il Papa ha espesso una cosa vera. Rispondendo ad alcuni che avevano palesato stupore dinanzi alla presenza nel sinodo panamazzonico di indigeni con copricapi particolari, ha detto che è giusto che ognuno abbia il suo copricapo e che non vede quale possa essere la differenza tra un indigeno con il copricapo piumato ed un sacerdote cattolico con il cosiddetto “tricorno”. Testualmente ha utilizzato queste parole: “Mi ha rattristato un commento scherzoso su un signore che portava le piume sul capo. Che differenza c’e’ tra le piume e i tricorni che usano alcuni officiali dei nostri dicasteri?”.

Dicevamo: queste parole di per sé non fanno una grinza. Si tratta, infatti, di copricapi entrambi inusuali, per cui, inusualità per inusualità, dovrebbero, senza che ci si meravigli più di tanto, essere accettati entrambi.

C’è però un “ma”. Nel senso che ciò che ha detto il Papa, seppur di per sé logico, sottende ciò che ormai paventiamo da tempo, ovvero un invito a relativizzare quanto più possibile le culture. Vediamo perché.

I copricapi a cui ha alluso il Papa esistono in quanto vogliono esprimere un ben preciso significato. Si tratta di oggetti che hanno una forte carica simbolica. Pertanto, se è vero che ogni copricapo inusuale potrebbe avere una sua legittimità, è pur vero che essi, esprimendo una ben precisa dimensione simbolica, non solo non possono essere accumunati, ma devono essere anche ben distinti.

Il tricorno del sacerdote cattolico ha un ben significato: le sue tre punte stanno a significare l’assistenza dello Spirito Santo e la necessità di predicare il vero Dio, che è la Santissima Trinità.

Non è così per quello piumato dell’indigeno dell’Amazzonia, che sottende ben atri significati, prevedibilmente desunti dalla credenza negli spiriti che affollano la natura.

La famosa espressione “la forma è anche sostanza” certamente non può e non deve essere assolutizzata (pena il cadere nel formalismo), ma indubbiamente dice qualcosa di vero, e cioè che per la la natura psico-fisica (anima e corpo) dell’uomo il simbolo diventa decisivo per capire, conoscere, valutare e anche discernere. Le forme non sono tutte uguali, perché i significati che sottendono non sono uguali. Dire che ogni forma è di per sé legittima, porta a dover accettare anche le forme che rimandano o rimandavano a contenuti inaccettabili. Per rimanere nell’ambito del continente latino-americano, si pensi a come venivano rappresentati i volti degli dei delle civiltà precolombiane. I tratti laidi ed orridi servivano a legittimare l’uso strumentale del corpo umano affinché divenisse “cibo” per gli dei stessi (i sacrifici umani). I volti, infatti, erano spesso raffigurati con la lingua penzolante e bramosa di sangue umano, nella convinzione che il divino avesse bisogno della morte dell’uomo… cosa che poi -non a caso- è cambiata con il Cristianesimo, laddove Dio è venuto a morire per l’uomo, laddove non è Dio ad aver bisogno del sangue dell’uomo, ma l’uomo ad aver bisogno del Sangue di Dio.

Così per nudità. Non è un caso che nei popoli indigeni domini la nudità, perché la dimensione del pudore non è né valutata e né definita.

Dunque, non si tratta di stranezza per stranezza o inusualità per inusualità, bensì del fatto che le forme non sono tutte uguali, in quanto -lo ripetiamo- i significati che esse sottendono non sono tutti uguali.

Prescindere da questo dato, significherebbe affermare che ogni cultura è di per sé buona, perché ogni contenuto simbolico sarebbe di per sé buono. Il che non solo non è vero, ma anche pericoloso… e ci permettiamo di aggiungere: anche “scandaloso”, nel senso evangelico di dare scandalo, in quanto diffonderebbe un messaggio di relativismo culturale e religioso.

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2 Comments on "A proposito di piume e tricorni… non tutti i copricapi, sono copricapi"

  1. Non ci sono più speranze UMANE!!!! SOLTANTO ***LUI***!!!!!!

  2. Questa “specie” di papa di copricapi che NON parlano di Cristo nostro Signore, ne ha messi tantissimi…
    Di che meravigliarsi? lo sappiamo che costui ama i nemici di Cristo Re.
    Signore vieni a salvarci, vieni presto in nostro aiuto.

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