1.I Vangeli furono scritti qualche anno dopo la morte e la resurrezione di Cristo. Ciò perché l’imperativo di Gesù fu quello di inviare a predicare: Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato (Matteo 28). Gesù non disse: Andate e scrivete… Successivamente, da parte degli apostoli ci si accorse che la predicazione orale poteva comportare una dispersione e ed una contaminazione del messaggio originario, pertanto si decise di mettere per iscritto i fatti più importanti della vita di Gesù. Nacquero diversi Vangeli che passarono al vaglio degli Apostoli e furono selezionati: da qui i quattro Vangeli cosiddetti canonici: Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
2.Però ci si può chiedere se effettivamente i Vangeli siano fedeli alla predicazione originaria di Gesù. Per rispondere a questa domanda basterebbe già solo fare appello alla vicinanza di stesura dalla vita di Gesù dei Vangeli stessi; ma c’è anche un altro motivo. Il testo greco dei Vangeli conserva la tipica struttura grammaticale dell’aramaico, ovvero la lingua parlata di Gesù. Inoltre, parole non tradotte come alleluia e amen lo attestano chiaramente. Insomma, il sottofondo semitico è incontestabile: almeno 26 parole aramaiche, più di 1300 passivi teologici, frequenti ripetizioni: tutte cose tipiche della lingua ebraica e di quella aramaica. Pertanto, si può essere ragionevolmente sicuri che il testo dei Vangeli sia fedele alla predicazione originaria e che gli evangelisti hanno voluto tramandare con fedeltà.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
Sì, è vero, però bisogna distinguere tra l’insegnamento etico di Gesù e la sovrapposizione mitologica e le frasi aggiunte per motivi teologici. Per rendersi conto di ciò basta leggere il Vangelo non sinottico di Giovanni…