Come mai la morale islamica può permettere che si produca e si traffichi droga?

In questi giorni si parla molto di Afghanistan. Questo Paese -si sa- è un grande produttore ed esportatore di droghe. Riproponiamo una sosta/video registrata l’anno scorso, che può essere a chiarire un’importante questione legata alla religione islamica. 


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3 Comments on "Come mai la morale islamica può permettere che si produca e si traffichi droga?"

  1. Luigi Bonini | 4 Luglio 2020 at 13:04 | Rispondi

    Veramente la taqiyya indica “la possibilità di nascondere o addirittura rinnegare esteriormente la fede, di dissimulare l’adesione a un gruppo religioso, e di non praticare i riti obbligatori previsti dalla religione islamica per sfuggire a una persecuzione o a un pericolo grave e imminente contro se stessi a causa della propria fede islamica”. (wikipedia).

    Non consente l’utilizzo sistematico della menzogna anche nei casi in cui la propria vita non sia in pericolo.

    • Il termine “taqiyya” in arabo vuol dire -non a caso- anche “menzogna”. Tradizionalmente si accompagna anche al “kitman”, che sarebbe la “riserva mentale” per celare le proprie reali intenzioni.

      • Luigi Bonini | 7 Luglio 2020 at 19:48 | Rispondi

        Certo, ma ci sono pronunciamenti ufficiali di Maometto, di importanti imam o altre figure guida dell’islam che avallino questo tipo di interpretazione letterale e appplicata ad ambiti generali? Oppure studi che dimostrino che questo è il tipo di interpretazione che ne fa la maggior parte dei mussulmani?
        Non che mi interessi difendere l’islam, ci mancherebbe, ma non mi sembra onesto far passare dei pregiudizi come se fossero verità.
        (senza nessuna polemica, per il resto ho grande apprezzamento per questo sito e il vostro lavoro)

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