Il Catechismo di San Pio X commentato per voi (nn. 41-46)

(a cura di Piefrancesco Nardini)

Qual è la prima Persona della Santissima Trinità? La prima Persona della Santissima Trinità è il Padre

 Qual è la seconda Persona della Santissima Trinità? La seconda Persona della Santissima Trinità è il Figliuolo

 Qual è la terza Persona della Santissima Trinità? La terza Persona della Santissima Trinità è lo Spirito Santo

 Perché il Padre è la prima Persona della Santissima Trinità? Il Padre è la prima Persona della Santissima Trinità perché non procede da altra Persona, e da Lui procedono le altre due, cioè il Figliuolo e lo Spirito Santo

 Perché il Figliuolo è la seconda Persona della Santissima Trinità? Il Figliuolo è la seconda Persona della Santissima Trinità perché è generato dal Padre, ed è, insieme col Padre, principio dello Spirito Santo 

Perché lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità? Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità perché procede dal Padre e dal Figliuolo 

Come il Dragone, si accorpano qui più numeri per commentarli insieme, visto che sono tutti parte di uno stesso punto.

Si chiarisce, innanzitutto, e lo si ripeterà spesso nei prossimi numeri, che l’ordine delle tre Persone divine (prima Persona il Padre, seconda il Figlio, terza lo Spirito Santo) non sta ad indicare una preminenza cronologica o ontologica dell’Una rispetto all’Altra.

La perfezione delle tre Persone è uguale, non ce n’è una meno perfetta delle Altre. Anche il loro “rapporto cronologico” non è diverso: il Padre non è prima del Figlio e dello Spirito Santo.

Si dice che il Figlio procede dal Padre e che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio. Sono le cosiddette processioni divine.

Lo professiamo nel Credo ogni qual volta lo recitiamo. È verità di fede.

«La parola processione non si deve qui intendere nel senso materiale di movimento successivo da un luogo a un altro; ma nel senso di origine di uno dall’altro. Procedere significa provenire, venire da» (Casali).

È il derivare da qualcosa o da qualcuno. Si deve intendere un derivare perfetto, senza le limitazioni umane, come tutte le analogie usate dalla mente umana per tentare di comprendere meglio possibile Dio ed i Suoi misteri.

Questo perché nell’umanità chi deriva (o procede) si stacca ed è quindi cronologicamente successivo. Nella divinità invece la derivazione è perfetta: nessuna delle tre Persone è inferiore né cronologicamente né ontologicamente all’Altra.

Il Dragone spiega con grande maestria: «dal primo momento della sua esistenza il sole emanò luce e calore, che non gli sono posteriori nel tempo, ma traggono origine da esso».

Già nel commento al n. 23 si era chiarita la differenza tra generazione e creazione. Cristo è «generato non creato», altrimenti non sarebbe Egli stesso Dio. Si cadrebbe nel subordinazionismo ariano che faceva di Gesù la prima creatura.

La processione della seconda Persona dal Padre è appunto la generazione, il derivare dal Padre. «Il Figlio ha origine dal Padre da cui gli viene comunicata la stessa Natura divina per cui è una cosa sola col Padre, quantunque distinto per la Persona» (Casali).

C’è differenza assoluta con la generazione umana, in cui i figli ricevono solo una parte della sostanza dei genitori. Hanno sì natura umana come i genitori, ma non la stessa identica loro, non hanno la stessa identica natura come le tre Persone divine. Il figlio ha una natura umana diversa da quella del padre e della madre, sono nature umane diverse. «In Dio invece vi è l’uguaglianza e la identità numerica della stessa Natura. Perciò il Verbo di Dio è veramente generato dal Padre» (Casali).

In altri termini si nota che i figli hanno dai genitori sia la loro origine che la loro causa, mentre nella Trinità il Figlio ha dalla prima Persona solo l’origine ma non è da Lui causato, non è da Lui fatto, creato.

La processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio si differenzia, è detta spirazione (il sospirare dell’amore). È il frutto dell’amore del Padre e del Figlio, «Padre e Figlio, con un atto unico e perfettissimo spirano a vicenda nell’amore eterno, infinito, perfetto. Amore che è la terza Persona, eguale e distinta» (Dragone).

Nell’oggettiva impossibilità per la nostra mente di comprendere la Trinità di Dio, preghiamo ogni giorno Credo e Gloria per manifestare comunque il nostro amore verso Dio Uno e Trino e per manifestare e rafforzare quotidianamente la nostra fede in questo mistero.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

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1 Comment on "Il Catechismo di San Pio X commentato per voi (nn. 41-46)"

  1. ???

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