SOSTA – Il miracolo che la Vergine di Lourdes operò allo scrittore Enrico Lasserre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


da Il Settimanale di Padre Pio, n.19, anno 2021

Giornalista, scrittore e uomo illustre per cultura, Enrico Lasserre (1828-1900) non si era mai curato troppo di religione, ma nel 1862 la sua vista, che era stata sino ad allora eccellente, si indebolì talmente che dovette abbandonare i libri e la penna per un uomo di grande attività come lui.

Fu un suo amico protestante, a d indurlo a rivolgersi alla Madonna di Lourdes. “Se io fossi cattolico -gli scriveva dopo essere per caso passato da Lourdes e aver veduto l’entusiasmo delle folle- non esiterei a tentare la sorte.”

Enrico Lasserre aveva il presentimento che la Madonna lo avrebbe esaudito, ma, leale com’era, confessò al suo amico di temere il miracolo: “Un miracolo come quello di cui io potrei essere l’oggetto, mi imporrebbe l’obbligo di sacrificare tutto e di diventare un santo; ed io non ne ho né la voglia, né la vocazione!”.

Ciononostante l’amico protestante scrisse al parroco di Lourdes, perché gli inviasse a Parigi un po’ di acqua della sorgente miracolosa e, strano eretico davvero, esortò nell’attesa il Lasserre a confessarsi e comunicarsi bene, “come deve fare un buon cattolico”, diceva.

Ecco come il lasserre racconterà più tardi, nel libro Notre Dame de Lourdes, la sua guarigione: “Prima di supplicare Dio di guarire il corpo, pensai, devo fare qualcosa per guarire la mia anima. E, riflettendo a queste serie considerazioni, mi diressi verso la casa del confessore… ma non lo potei vedere in quel momento e dovetti tornare più tardi.”

Rientrato in casa vide sul caminetto la cassetta dell’acqua di Lourdes.

“Conteneva -egli dice proseguendo nel racconto- una bottiglia piena di acqua. Tolsi il turacciolo, versai dell’acqua in una chicchera e presi dal cassettone un tovagliolino… La fede, una fede ardente, intensa, era venuta a infiammarmi l’anima. “Santa Vergine Maria -dissi a voce alta- abbiate pietà di me e guarite la mia cecità fisica e morale.” E, dicendo queste parole, col cuore pieno di fiducia, bagnai successivamente tutti e due gli occhi e la fronte col tovagliolo, che avevo immerso nell’acqua di Lourdes. Appena ebbi toccato con l’acqua miracolosa gli occhi e la fronte, mi sentii d’un tratto guarito, bruscamente, senza intervallo di tempo, con una velocità che, nel mio modo di esprimermi imperfetto, non posso paragonare che al fulmine. Strana contraddizione! Un momento prima credevo, avevo fede che sarei guarito, ed ora invece non potevo credere che la guarigione fosse avvenuta! Andai a cercare sul caminetto un opuscolo sulle apparizioni; lessi 104 pagine senza interrompermi e senza l’ombra di stanchezza. Venti minuti prima non avrei potuto leggere tre righe! E, se mi fermai a pagina 104, fu perché erano le 17.35 del 10 ottobre e a Parigi, a quest’ora, è quasi notte…”.

Enrico Lasserre il mattino seguente faceva la Comunione in ringraziamento a Dio ed alla Vergine Santa e più tardi diveniva il primo storico dei fatti di Lourdes. La sua opera Notre Dame de Lourdes ha avuto numerose edizioni in tutte le lingue, con oltre un milione di copie. Forse fu il libro che ebbe maggior successo nel secolo XIX.


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