Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo.
Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia” è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità cattolica.
“Qualunque cosa tu dica o faccia c’è un grido dentro: non è per questo, non è per questo!”
(Clemente Rebora – Sacchi a terra per gli occhi)
Una caratteristica tipica dell’uomo è quella di andare oltre l’azione che sta compiendo.
E’ un andare oltre nel senso che, ogni qualvolta che agiamo, ci accorgiamo –più o meno chiaramente- che scatta in noi una tensione verso il dopo, quasi a convincerci che paradossalmente ciò che stiamo compiendo non occupa esclusivamente il nostro interesse.
Insomma, è come se agissimo su qualcosa, ben sapendo che c’è dell’altro dopo questo qualcosa a occupare la nostra attenzione.
Un esempio: adesso siamo qui dinanzi al computer o allo smartphone; cerchiamo di concentrarci per leggere; ma è innegabile il fatto che, malgrado concentrati, già siamo tutti orientati verso ciò che dovremo fare tra qualche ora. E così accadrà dopo. E così accadrà sempre.
L’uomo è l’unico essere che non sa ridursi nella prospettiva dell’hic et nunc (qui e ora); che ha bisogno di “distendersi” (nel senso letterale di “allungarsi”) verso il dopo. E’ ciò che afferma sant’Agostino, allorquando parla dell’uomo che può trovare in se stesso la dimensione dell’eterno, proprio nella consapevolezza di un pensiero che da ricordo si fa progetto.
L’uomo -a differenza dell’animale- agisce non riducendosi nel momento e nell’azione presenti. Pensa sempre al dopo.
Ed ecco perché si lascia condizionare allorquando dovesse sapere con certezza che ciò che lo attenderà non sarà piacevole. L’animale quando agisce, agisce. L’uomo no. Una cosa è quando lavora sapendo che il dopo sarà normale, altra cosa quando lavora sapendo che il dopo sarà positivo, altra cosa ancora quando lavora sapendo che il dopo sarà negativo.
E’ per questo che l’uomo ha bisogno della Speranza… che è la certezza della Promessa di Dio.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
Be the first to comment on "BISACCIA: “Qualunque cosa tu dica o faccia c’è un grido dentro: non è per questo, non è per questo!” (Clemente Rebora)"