BORRACCIA – n.88

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Il Signore disse a Gedeone: “Va’ con con questa forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?”
(Giudici 6)

I SORSI

1

Cari pellegrini, chi “mastica” di calcio sa bene quanto sia importante la funzione dell’allenatore. Non solo perché c’è bisogno di qualcuno che ne capisca di tattica e che quindi disponga bene la squadra in campo, non solo perché c’è bisogno di qualcuno che ne capisca anche di tecnica e quindi selezioni i calciatori cercando di ottenere da loro il meglio, ma anche perché serve qualcuno che “motivi” gli atleti. Un allenatore di calcio che sia solo preparato sul piano teorico, ma che non sappia “caricare” la squadra, non vale un granché.

2

Talmente è importante questa caratteristica dell’allenatore che alle volte una squadra può cambiare atteggiamento dopo che nell’intervallo dovesse subire un’adeguata “strigliata” dal suo “mister”.

3

Le parole che fanno da acqua di questa borraccia sono tratte dal libro dei “Giudici” e dicono una cosa molto chiara e semplice: il Signore non lascia soli nella vita; il Signore accompagna.

4

Talmente accompagna che non si limita a rimanere accanto, bensì dona se stesso, e dà la possibilità di vivere di Lui attraverso la Grazia.

5

E allora di cosa dobbiamo temere? Il Signore lo dice chiaramente a Gedeone: Va’, compi ciò che devi compiere e non pensare che l’incarico sia sproporzionato alle tue forze. perché ti mando io!

6

Non c’è dunque nessuna giustificazione per lo scoraggiamento e per la pusillanimità.

7

Se ci si lascia prendere da questi sentimenti, vuol dire che la fede è debole, che non si crede quanto il Signore non solo “esiste” ma “è dentro” la nostra vita: cioè vuole essere con noi per sostenerci nelle nostre faccende.

8

Ed ecco dunque che qualsiasi cosa accada nella vita del cristiano (anche la più terribile), lo “sperare contro ogni speranza” diventa in un certo qual modo la “speranza” più logica ed intelligente, perché Dio è vicino e Dio può tutto.

9

Quando il buio si fa più fitto, quando sembra che nessuno e nulla possa risolvere ciò che opprime… sorge la luce.

10

Il Signore permette il buio e in alcuni momenti dà sfogo anche alla tempesta, perché vuole che ci aggrappiamo a Lui.

11

Torniamo all’immagine da cui siamo partiti. Un calciatore ha bisogno di motivazioni per rendere bene e queste gliele deve dare il suo allenatore. Il calciatore deve sentire presente il suo allenatore, lo deve vedere incitare, gridare, strigliare.

12

Così anche noi (ovviamente per qualcosa che è molto più importante del calcio) abbiamo bisogno di sentirci accanto Dio che ci sostiene.

13

Con Dio tutto diviene possibile.

14

Con Lui, malgrado siamo quello che siamo, possiamo anche salvare “Israele dalla mano di Madian”.

Al Signore Gesù

Se Tu, Signore, sei al mio fianco, tutto mi sarà possibile.

Se Tu, Signore, sei al mio fianco, la mia vita proseguirà come vuoi Tu.

Alla Regina dello Splendore

Madre, ottienimi sempre la forza del tuo Divin Figlio, perché senza di essa nulla mi sarà facile.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri


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1 Comment on "BORRACCIA – n.88"

  1. TERESINA ZALA | 27 Marzo 2024 at 12:47 | Rispondi

    È bellissimo questo esempio dei tre sentieri,ci mostra come Lui ci ama ci richiama di continuo mendica quasi il nostro amore,ma molti di noi non riesce ad entrare nella sua dimensione che Lui è morto e risorto per la nostra salvezza.Ti amo o mio Signore per tutto quello che hai fatto per noi!

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