SOSTA – Che differenza c’è tra la Logica del mondo e la Logica di Dio?

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Gesù loda i bambini. Anzi: pone la conservazione dell’infanzia come condizione per la salvezza: Se non diventerete come bambini, non potrete entrare nel Regno dei Cieli (Matteo 18). Il motivo è semplice da capire. Perché il bambino, e quindi anche chi riuscisse a conservarsi tale, ha una logica semplice ma inappuntabile. Tutti, bene o male, sono d’accordo sul fatto che bisogna essere logici, d’altronde pensare il contrario sarebbe preoccupante, ma non tutti però sanno distinguere la logica del mondo dalla logica di Dio. Mentre la logica del mondo è complicata, la logica di Dio è molto semplice; anzi: è semplicissima. Questo perché non esiste essere più semplice di Dio. Dio è l’essere e basta. L’essere come atto puro, in cui essenza ed esistenza coincidono…direbbe la buona filosofia. Noi invece tendiamo ad essere complicati. Torniamo ai bambini. La logica di Dio si esprime molto chiaramente nella logica dei bambini, i quali, lungi dall’essere irrazionali, fanno ragionamenti semplici, e, proprio perché semplici, perfettamente consequenziali. Molti anni fa a Lourdes fra gli ammalati di un “treno bianco” vi era una bambina sordo-muta. Giunta alla grotta, ella rimase per lungo tempo raccolta in preghiera. La cosa colpì gli adulti della comitiva. Tra questi vi era chi conosceva il linguaggio dei muti. Le si avvicinarono e le domandarono se avesse chiesto alla Madonna di farla guaire. Ella rispose di no facendo capire che non aveva voluto chiedere quella grazia perché temeva che, udendo le voci degli altri, non fosse più riuscita ad ascoltare la voce di Gesù che tanto la consolava.


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