LA SOSTA – I capoccioni della FED hanno timore per le prossime mosse di Trump… se temono loro, c’e’ proprio da sperare in qualcosa di buono.

Federal Reserve Building, Washington DC, USA

 

A scanso di equivoci, diciamo subito che non siamo Trumpiani; e non lo siamo per almeno due motivi.

Primo, perché Trump è ancora di fatto uno sconosciuto; e potrebbe riservare anche sorprese in negativo: in merito alle decisioni o alle capacità, anche se -diciamolo francamente- poter steccare più di Obama ci sembra un’impresa molto difficile.

Secondo, perché non tutto del suo programma è condivisibile.

Detto ciò, va sottolineato che Trump con una delle prime mosse ha mantenuto una promessa: le grandi fabbriche degli USA devono produrre in USA, senza perseguire all’estero terreni lavorativi meno costosi e più sfruttabili.

Che faccia sul serio è attestato dalla decisione della Ford, che subdorando l’aria che tira, ha deciso di cancellare una fabbrica in Messico.

Ma c’e un altro elemento che sembra far presagire che Trump faccia sul serio ed è ciò che riporta l’ansa.it, ovvero l’aria di timore che pervade i capoccioni della Federal Reserve… e, se temono loro, c’e’ davvero da sperare in qualcosa di buono.

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