Si sta molto parlando di intervenire sulla Rete per evitare le cosiddette “notizie-bufale”.
Una premessa è d’obbligo.
In linea di principio la censura non deve scandalizzare. Si possono scandalizzare i liberali e i relativisti, ma non certo i cattolici, per lo meno quelli che si rifanno alla Dottrina di sempre della Chiesa.
Ci sono infatti idee vere e idee false. Così come ci sono idee innocue e idee pericolose, e anche molto pericolose.
Le idee pericolose sono come i virus; anzi, anche più pericolose dei virus. Questi nuocciono il corpo, le idee pericolose nuocciono l’anima, il che ovviamente è molto più grave.
Detto ciò, veniamo a dire qualcosa in merito alla questione della censura per il web.
Siamo contrari, ma non per principio: per esigenze contestuali.
Questa “censura” non riguarderebbe ciò che di per sé sarebbe giusto censurare: l’immoralità, la pornografia, la blasfemia, ecc… ma ipotetiche “bufale”, di cui ovviamente non ne neghiamo l’esistenza.
Qui vien fuori un enorme problema.
Chi si vuole colpire e perché si vuole colpire?
Fa specie che George Soros ha subito espresso il suo parere favorevole affinché s’intervenga sulla Rete (ne abbiamo parlato: clicca qui). Appoggio che, espresso da chi è favorevole ad una società “apertissima” e iperliberale, è quanto meno sospetto.
In realtà un motivo sembra chiaro.
Negli ultimi tempi a certi poteri forti la situazione è sfuggita di mano. Indipendentemente da giudizi di merito, è indubbio che la vittoria del brexit, prima, e quella di Trump, dopo, sono sfuggite ad una logica di controllo che pur si era avviata attraverso la pubblicazione di sondaggi e soprattutto attraverso l’appoggio dei grandi mezzi di comunicazione.
Diciamocelo francamente: è stata la Rete che è riuscita a compensare un monopolio dell’informazione che andava prevalentemente -se non esclusivamente- verso un’unica direzione.
La Rete, pertanto, dà la possibilità di opporsi al potere, fornendo mezzi enormi e a bassissimo costo.
Ed ecco perché va difesa.
La nostra non è una difesa per l’ideologia che sottende al concetto stesso di “rete”, la quale è perfettamente funzionale alla logica postmoderna di negazione di una trasmissione ordinata e gerarchica. Né tanto meno è una difesa delle sciocchezze e dell’immoralità che circolano. E’ solo la difesa di una potenzialità enorme e a basso costo che anche noi stiamo utilizzando, visto che non ci è dato parlare da nessun’altra parte, nemmeno su media cosiddetti “cattolici”.
Il sasso che utilizzò Davide, era un sasso come tanti altri. Un sasso che avrebbe potuto anche essere a servizio del male, se scagliato da un cattivo contro un buono.
Ma quel sasso, utilizzato da Davide, divenne lo strumento per sconfiggere chi si riteneva fosse impossibile sconfiggere.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri.
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