MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Purificazione della Santissima Vergine

Rubrica a cura di Corrado Gnerre

La solennità del 2 febbraio celebra ad un tempo la festa della Presentazione di Gesù al Tempio e la Purificazione della Santissima Vergine, quaranta giorni dopo la nascita del Salvatore. Essa si ricollega dunque al mistero natalizio. E’ una festa di luce. Per il suo simbolismo, la processione della Candelora ricorda la rivelazione di Cristo, luce del mondo, accolto al tempio dal vecchio Simeone come l’inviato di Dio, luce per rischiarare le nazioni e gloria d’Israele suo popolo. Il tempio, centro della pietà israelitica, ricevendo Gesù tra le sue mura, sembra dilatarsi sino a contenere tutto l’universo. La venuta del Salvatore nel tempio è il tema principale della festa, ma il pensiero della Santa Vergine è presente ovunque. La festa del 2 febbraio è una delle più antiche, se non la più antica delle feste mariane. Celebrata a Gerusalemme fin dal IV secolo, la festa della Purificazione passò in seguito a Costantinopoli, poi a Roma, dove la si trova nel VII secolo unita, il 2 febbraio, a duna processione forse anteriore alla festa della Vergine. La benedizione dei ceri risale al secolo X.


Introito

(Salmo 47,10-11)

Abbiamo conseguito, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio; secondo il tuo nome, o Dio, la tua lode andrà fino ai confini della terra: le tue opere sono piene di giustizia.

(Salmo 47,2)

Grande è il Signore e sommamente lodevole: nella sua città e nel suo santo monte.


Epistola

(Malachia 3,1-4)

Il Signore Iddio dice: Ecco io mando il mio Angelo, a preparare davanti a me la strada; e subito verrà al suo tempio il Dominatore da voi cercato, e l’Angelo del Testamento, da voi bramato. Eccolo, viene – dice il Signore degli eserciti. – E chi potrà indovinare il giorno della sua venuta? Chi potrà stare a rimirarlo? Egli sarà come fuoco di fonditore, come l’erba dei gualchierai. Egli sederà a fondere e purificare l’argento, e allora offriranno al Signore sacrifici di giustizia. E piacerà al Signore il sacrificio di Giuda e di Gerusalemme, come in antico, come ai tempi di una volta. Così parla il Signore onnipotente.


Graduale 

(Salmo 47,10-11; 47,9)

Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia, in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode va sino ai confini della terra. Quel che avevamo inteso dire, l’abbiamo veduto nella città del nostro Dio, nel suo mente santo.

(Luca 2,29-32)

Adesso lascia, o Signore, che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua parola. Perché gli occhi miei hanno veduto la salvezza. Che hai preparato per tutti i popoli. Luce per illuminare le nazioni e gloria del popolo tuo Israele.


Vangelo

(Luca 2,22-32)

In quel tempo, compiutisi i giorni della Purificazione di Maria, secondo la legge di Mosè portarono Gesù a Gerusalemme, per presentarlo al Signore, secondo quello che sta scritto nella legge del Signore: ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore; e per far l’offerta prescritta dalla legge del Signore, d’un paio di tortore o di due piccole colombe. C’era allora in Gerusalemme un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio che aspettava la consolazione d’Israele; e lo Spirito Santo era in lui e gli aveva assicurato che non sarebbe morto prima di vedere il Cristo del Signore. E mosso dallo Spirito Santo, andò al tempio; e quando i genitori vi portarono il bambino Gesù, per fare a suo riguardo secondo il rito della legge, Simeone lo prese in braccio, e benedicendo Dio esclamò: Ora lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace; perché gli occhi miei hanno mirato la tua salvezza, da te preparato nel cospetto di tutti i popoli, luce di rivelazione alle Genti e gloria d’Israele tuo popolo.


Meditazione

  1. Perché gli occhi miei hanno mirato la tua salvezza…dice Simeone prendendo tra le braccia il Divino Bambino.
  2. Ed è per questo -non per altro- che Simeone può adesso morire in pace.
  3. Simeone, dunque, ha visto.
  4. La sua speranza si è finalmente realizzata.
  5. Ce l’ha tra le braccia.
  6. La tocca.
  7. La stringe a sé.
  8. La contempla.
  9. Può stringere adesso il Tesoro per cui ha vissuto l’intera sua vita.
  10. In quelle braccia di Simeone ci siamo tutti noi.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, quel privilegio di Simeone Tu l’hai sperimentato continuamente.
  2. Sin da subito hai potuto stringere Dio a te.
  3. Addirittura l’hai generato nel tuo grembo.
  4. Egli ha respirato del tuo ossigeno.
  5. Si è alimentato con il tuo sangue.
  6. Mai voglio allontanarmi dal tuo Cuore, Madre, perché solo così potrò anch’io stringere continuamente la Salvezza del tuo Divin Figlio.
  7. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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