SOSTA: Lo sai che la più bella preghiera o la più alta contemplazione non valgono quanto un atto di obbedienza alla divina volontà?

da “La divinizzazione della sofferenza” di padre Adolphe Tanquerey


Bisogna che impariamo ad accettare le obbedienze e i lavori che ci vengono affidati dai rappresentanti di Dio, nell’ordine civile o nell’ordine spirituale. (…). Quando si tratta dell’ordine civile, non è certamente vietato aspirare ad una situazione migliore nell’interesse della società, della propria famiglia o persino del proprio interesse, a condizione che non ci si faccia nessuna illusione sul proprio valore e che si usi solo di mezzi equi e onesti per raggiungere i propri scopi. Ma quando si tratta di ordine spirituale, ricordiamo che l’umile accettazione di quanto ci viene offerto è ancora il modo migliore per raggiungere il successo. (…). In ogni caso, Dio, che benedice l’obbedienza, renderà la nostra sottomissione così efficace che faremo maggior bene nel posto inferiore assegnato a noi che in un altro superiore più in linea con i nostri desideri. (…) Come spiega bene il padre Rodriguez, Dio non premia l’importanza del nostro ruolo, bensì il modo in cui lo portiamo a termine: “Se il portinaio compie più santamente il proprio ruolo di quanto faccia il suo superiore col proprio, il primo sarà più gradito a Dio e riceverà una maggiore ricompensa e più gloria del secondo.” (…). A volte vorremmo godere di maggiore tranquillità così da poter badare più liberamente alla nostra vita interiore e alla preghiera. Questo è senza dubbio un desiderio lodevole in sé; ma va ricordato che non possiamo servire Dio in modo migliore di quello che Lui stesso ci indica attraverso la voce dei nostri superiori; la più bella preghiera, la più alta contemplazione non vale un atto di obbedienza alla divina volontà, secondo la testimonianza dei più grandi mistici, come Santa Teresa e San Giovanni della Croce: nella Chiesa ci deve essere sia Marta che Maria, sia l’azione che la contemplazione (…). Santa Teresa testimonia che non fu mai elevata a orazioni più alte di quando, a motivo delle nuove fondazioni, doveva viaggiare attraverso regioni difficili e sostenere processi per la contrarietà di quanti ostacolavano tali fondazioni. La perfetta conformità alla volontà di Dio le permise di godere, in mezzo a questi ostacoli, una pace inalterabile e di progredire in modo meraviglioso verso le altezze mistiche.


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