Le parti potenziali della virtù della prudenza sono tre: l’eubulia (o buon consiglio), la sinesi (o buon senso pratico) e lo gnome (o giudizio perspicace). Si chiamano “parti potenziali” perché riguardano quegli atti preparatori all’esercizio della virtù della prudenza.
L’eubulia (o buon consiglio) dispone l’uomo a trovare i mezzi più adatti per il fine da conseguire. Si distingue dalla prudenza in quanto tale, perché l’eubulia ha il compito di consigliare, mentre la prudenza ha il compito di comandare.
La sinesi (o buon senso pratico) inclina a giudicare rettamente secondo le leggi comuni e ordinarie. Si distingue dalla prudenza e dall’eubulia, perché ha il compito specifico di giudicare; e non di consigliare o comandare.
Lo gnome (o giudizio perspicace) giudica rettamente secondo principi che sono oltre quelli comuni e ordinari. Ci possono, infatti, essere situazioni particolari ed insolite che la legge comune non contempla, ma in cui si devono prendere delle decisioni. Pertanto, in questi casi, occorre una certa perspicacia.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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