Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Il Re si rivolse al suo Cancelliere, Tommaso Moro, perché esaminasse la questione della ‘nullità’ del suo matrimonio, con diversi teologi. Tommaso lo fece, ma presto si rese conto che i teologi consultati erano dei cortigiani e non avevano il coraggio della verità. Allora, con franchezza, Tommaso rispose al Re: “I vostri teologi non sono indipendenti. Invece parleranno a voi, senza timore, i Padri della Chiesa, come san Girolamo e sant’Agostino. Ed ecco la conclusione: ‘Non è permesso a un cristiano di sposare un’altra donna, mentre la prima è ancora in vita’.”
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
Ho sempre ammirato San Tommaso Moro, non per essere stato un teologo coerente con la Dottrina Cattolica, ma per essere stato un politico coerente fino in fondo con la Fede Cattolica, al punto di perderci la testa, e non come i politici cattolici sedicenti che scelgono il minor male.