da “Mille santi al giorno” di Pietro Bargellini

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E’ l’unica Santa che abbia ricevuto il titolo di “Grande”, abbastanza comune invece tra gli uomini, da Gregorio Magno ad Alberto Magno.

E Santa Gertrude fu veramente grande (e forse sarebbe più giusto dire “alta”), specialmente nel trasporto amoroso verso Dio.

Era una monaca tedesca, nata sulla fine del ‘200 e morta, si crede, nel 1302.

Fu posta in convento all’incredibile età di cinque anni. Ma sarebbe più esatto dire che venne messa uin collegio, perché in quell’epoca i monasteri tedeschi erano come collegi dove le fanciulle si educavano e s’istruivano, acquistando una cultura di solito negata alle altre fanciulle.

Monaca significava, perciò, non soltanto donna spirituale, ma anche, se non soprattutto, donna intellettuale.

La giovanissima Gertrude coltivò soprattutto gli studi letterari, o come si diceva allora, di “grammatica”. Leggeva e scriveva correttamente in latino, amava la poesia. In seguito si rimproverò questa dilettazione intellettuale e questa inclinazione per la poesia profana.

Fino a venticinque anni fu una monaca letterata, una giovane colta, la cui cella era illuminata, per dirla con il suo temporaneo Dante, di “luce intellettuale”, non ancora però “piena d’amore”.

Fu a seguito di una visione che l’intellettualismo della giovane monaca s’infiammò d’amore. Lo raccontò ella stessa nei suoi scritti

“Nel mio venticinquesimo anno, nella seconda Feria della Purificazione di Maria, in quell’ora desiderabile di compieta, nel crepuscolo, Voi, la Verità, il mio Dio, più sereno di tutta la luce, più interiore di tutti i segreti, cominciaste dolcemente a calmare quei turbamenti che avevate suscitato nel mio cuore.”

Il fuoco della carità si apprese all’anima di Gertrude, trasformando l’intellettualismo in misticismo. In latino, la monaca “grammatica” compose trattati spirituali pieni di una nuova poesia: la poesia dell’amore divino, con immagini delicatissime e intuizioni profondissime.

Questi testi di spiritualità e di acceso misticismo, questi inni all’amore divino, rimasero però lungamente nascosti, come segreta e celata fu la vita della loro autrice. Nel monastero, suor Gertrude si rendeva utile componendo per le consorelle estratti di Sacre Scritture, e dando udienza, in parlatorio, a pellegrini bisognosi di consigli spirituali. Morì ignorata dal mondo, e la data del trapasso non è neppure certa.

Per più di due secoli, i testi mistici di Santa Gertrude restarono ignorati. Soltanto nel ‘500, pubblicati, rivelarono la grandezza di quell’anima incendiata e dilatata dall’amore divino. la quasi ignorata monaca tedesca divenne così la maestra spirituale di quasi tutti i Santi della cosiddetta Riforma Cattolica.

la sua santità venne proclamata tardi, nel 1738, ma il tempo, invece di diminuirla, rese più alta la fama della mistica monaca tedesca, alla quale ben si addiceva, unica tra le donne del Calendario, il titolo di “grande”.

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Dio è Verità, Bontà e bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri