SELEZIONE CATTOLICA – Del complotto russo ovvero come la “putinite” ha scimunito elite e giornaloni

fonte: l’occidentale.it – di Daniela Coli.

Per avere un’idea di cosa accade nel mondo, basta leggere la teoria del complotto russo della sinistra sullo Spectator. Una satira contro le élite, si direbbe da noi. Per lo Spectator, però, le élite sono le “chattering classes”, come le chiamava Isaiah Berlin, tra i più grandi conversatori che siano mai vissuti. Insomma, gli accademici, gli intellettuali, i media americani ed europei fissati sul grande complotto russo che ha truccato le elezioni per portare alla Casa Bianca il fantoccio di Putin, Donald Trump, e consegnare l’America all’Impero del Male. Lo Spectator, diretto dal 1999 al 2005 da Boris Johnson, è conservatore, beffardo e nazionalista, in genere ostile alla Russia, rivale storico del Regno Unito, ora canzona chi vede addirittura lo spettro di Putin alla conquista dell’Europa.

Pragmatici come gli americani che hanno eletto Trump, gli inglesi di Brexit vogliono buoni rapporti con la Russia e Boris Johnson andrà tra poche settimane a Mosca. Paradossalmente, le “chattering classes” che hanno sempre denunciato il maccartismo fino a odiare Trump, perché amico dell’avvocato Roy Cohn, con un ruolo centrale nel processo contro i Rosenberg, adesso fanno la caccia alle streghe a un presidente che desidera buoni rapporti con la Russia. Dal New York Times la putinite si trasmette al Guardian come al Corriere e Repubblica che descrivono l’America come il Quarto Reich.

Putin, il  presidente della Russia, sarebbe infatti un fascistone, perché influenzato dal filosofo Dugin, che si definisce cristiano e si oppone al gender. A fare la resistenza ci pensa Dacia Maraini in visita a New York che sul Corriere dà la grande notizia che New York è sporca – strano non abbia trovato neppure uno scarafaggio o una cimice – e si augura l’impeachment a Trump. Il gran problema dell’Italia con Trump si riduce alla rabbia di dovere pagare per la Difesa, e c’è da chiedersi quale possa essere il futuro di un paese che da 70 anni ha rinunciato alla Difesa. Come del resto è difficile capire cosa possa venire fuori per il nostro paese dal summit di Versailles tra Gentiloni, Hollande, Merkel e Rajoy.

La rabbia dei nostri media contro Brexit, Trump e Putin nasce dall’avere ignorato le più elementari regole della storia. Ci si lamenta continuamente contro il destino cinico e baro che ha impedito la nascita degli Stati Uniti d’Europa, ma si dimentica che gli Stati Uniti nacquero dalla guerra dei coloni americani contro l’impero britannico. Adesso si protesta pure perché Trump vorrebbe di nuovo renderci padroni delle nostre nazioni, smantellando l’impero euro-americano. Inutile quindi prendersela contro l’Inghilterra di Brexit perché col Commonwealth, al summit annuale di marzo, intende diventare “Global Britain”. Con le 52 nazioni del Commonwealth, ex colonie britanniche ora Stati indipendenti, l’Inghilterra propone di formare un network di nuovi e solidi rapporti economici in Asia e in Africa. Con la Russia di Putin e l’America di Trump, la Gran Bretagna ha intenzione di convivere e di dividersi le zone d’influenza.

In questo nuovo scenario la grande perdente è proprio l’Europa occidentale continentale, e soprattutto il nostro paese, poiché la Francia, chiunque diventi presidente, ha un posto al sole in Africa, la Spagna ha rapporti importanti col Sud America (Trump ha chiamato Rajoy quasi subito), e la Germania è abbastanza forte da cavarsela comunque. Noi, visto il calo continuo delle nascite, potremo risolvere i problemi che ci affliggono con l’eutanasia demografica.

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1 Comment on "SELEZIONE CATTOLICA – Del complotto russo ovvero come la “putinite” ha scimunito elite e giornaloni"

  1. Sì, EUTANASIA demografica, e anche EUTANASIA cristiana e morale…

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