SELEZIONE CATTOLICA – In Europa è epidemia di epatite A tra i maschi omosessuali

FONTE: osservatoriogender.it – di Rodolfo de Mattei.

In Europa è epidemia di epatite A. Ad essere maggiormente colpiti sono gli uomini omosessuali tra i 25 e i 40 anni, soprattuto attraverso il contatto sessuale, anche se il contagio della malattia è possibile anche con il consumo di acqua e cibi contaminati, come per esempio molluschi crudi o poco cotti.

RAPPORTO DELL’EUROPEAN CENTRE FOR DISEASE PREVENTION AND CONTROL

A lanciare l’allarme in Italia è la Simit, Società italiana di malattie infettive e tropicali, sulla base di un rapporto intitolato, Hepatitis A outbreaks in the EU/EEA mostly affecting men who have sex with men, pubblicato lo scorso 23 febbraio dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) che attesta il diffondersi dell’epidemia di Epatite A in diversi paesi europei.

Secondo il documento di valutazione del rischio dell’ECDC, la pandemia coinvolge 13 paesi europei, tra cui anche l’Italia.

L’ALLARME DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ

L’Istituto Superiore di Sanità, in prima linea nelle indagini epidemiologiche e virologiche sul territorio italiano, ha pubblicato un comunicato in cui ha commentato così i dati diffusi dall’ECDC.

“Tra giugno 2016 e febbraio 2017, sono stati segnalati in Europa 179 casi di epatite A (HAV) associati a tre differenti ceppi di virus di genotipo IA. L’infezione è stata osservata prevalentemente in uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). L’entità dei focolai è con buona probabilità sottovalutata, poiché i casi segnalati si riferiscono solo a persone che si rivolgono alle strutture sanitarie e per i quali il ceppo virale è stato definito. In Italia, la presenza dei ceppi epidemici è stata confermata in 69 casi di epatite A, segnalati tra Agosto 2016 e Febbraio 2017. I pazienti provengono da 9 regioni, nell’87% dei casi sono maschi e, tra quelli che hanno risposto al questionario epidemiologico, il 68% dichiara di essere MSM. La comunicazione del rischio e la vaccinazione rappresentano due strumenti efficaci per il controllo dell’epidemia”.

La categoria più colpita, citata non a caso nel titolo del documento dell’ECDC, è quella dei maschi omosessuali, i quali, a causa delle loro, notoriamente, disordinate abitudini sessuali, figurano infatti ai primissimi posti del Piano di prevenzione vaccinale.

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IL PARERE DEGLI ESPERTI

Per questo, Massimo Galli, professore di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano e vicepresidente della Simit, raccomanda la vaccinazione per la comunità LGBT+ e sottolinea l’efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione, citando il caso del Taiwan, dove dal 2015 vi sono state oltre 750 segnalazioni di casi di epatite A tra i MSM (maschi che fanno sesso con maschi).

«In uno studio che ha coinvolto più di 1.500 MSM con infezione da Hiv attuato durante un’epidemia di epatite A, chi non ha accettato di sottoporsi alla vaccinazione ha manifestato l’epatite 16,5 volte più frequentemente rispetto a coloro che hanno ricevuto anche una sola dose di vaccino. Ciò ha consentito di determinare un’efficacia del 93,6% della vaccinazione, nonostante la sua somministrazione potesse essere considerata tardiva rispetto allo svilupparsi dell’epidemia. I risultati di questo studio confermano quindi l’indicazione della vaccinazione per l’epatite A per gli MSM».

Sulla stessa linea anche il prof. Giovanni Battista Gaeta, dell’Università della Campania che, intervistato dal Corriere della Sera, mette in guardia il lettore rispetto ai drammatici e concreti rischi ai quali va incontro la popolazione omosessuale:

«L’epatite A è un malattia poco presente in Italia e quindi poco nota, così come sono sottovalutati i rischi, che al momento riguardano la comunità dei maschi omosessuali. In particolare, dovrebbero proteggersi con il vaccino gli uomini che hanno rapporti con diversi partner maschi».

Il prof. Gaeta sottolinea inoltre l’estrema facilità di contagio del virus tra maschi omosessuali, invitando questi ultimi a sottoporsi a vaccino, onde evitare il possibile scatenarsi di una pericolosa epidemia:

«In caso di infezione conclamata, questa deve essere segnalata alle autorità sanitarie, che chiamano tutti i parenti stretti del malato per offrire loro gratuitamente il vaccino. In caso contrario rischieremmo un’epidemia, perché la trasmissione da uomo a uomo avviene facilmente. Tutti gli omosessuali maschi che hanno partner multipli dovrebbero vaccinarsi per non correre rischi e il costo del vaccino varia da regione a regione».

L’allarme lanciato dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali e dall’Istituto Superiore di Sanità riguardo l’epidemia di epatite A tra i maschi omosessuali rivela, ancora una volta, la drammatica realtà che si cela dietro il tanto osannato e celebrato stile di vita gay.

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