SELEZIONE CATTOLICA: Juncker, Mentana, le nebbie e la luce

FONTE: facebook

Mi è capitato di ascoltare alla radio questa mattina la notizia delle incredibili offese di Juncker a Trump e a chi lo ha votato, con immediato commento del sempre lucido e potente Enrico Mentana (ormai colui che io ritengo da tempo l’unico che merita di essere seguito di tutto il circo mediatico del NWO).
Come si suole dire… “lo ha fatto nero!”.
Praticamente gli ha dato dell’imbecille e dell’alcolizzato (ha fatto un chiaro riferimento ai suoi “problemi fisici”), mettendo soprattutto in risalto il fatto che costui parla a nome di nessuno offendendo il Presidente degli USA – “che può piacere o meno” – ma che è stato democraticamente eletto da 60 milioni di persone.
Mentana – che è potente, come detto, perché, per varie ragioni che non sfuggono a nessuno, può dire tutto ciò che vuole senza correre mai alcun rischio con la magistratura e nemmeno con i suoi superiori, e, in più, è anche intelligente e senza peli sulla lingua (a differenza per esempio di un Lerner o di altri) – ha chiaramente fatto capire che andando avanti così, ovvero con Juncker e soci, la UE va al baratro della storia.
Ora, perché riporto queste parole di Mentana? Perché così i moderati che fanno finta di non leggermi ma mi leggono puntualmente per spiare sempre quello che dico, non potranno dire nulla contro di me se dico che Juncker, oltre a essere uno stupido alcolizzato, è la personificazione vivente, insieme a Schultz, di tutto lo schifo possibile e immaginabile che rappresenta oggi l’oppressore degli europei tutti, ovvero la UE.
Per zittire questa escrescenza imposta dal totalitarismo burocratico basterebbe ricordargli che Trump, piaccia o meno (come del resto Obama e tutti i presidenti USA), è stato eletto democraticamente, o, almeno, comunque votato da decine di milioni di persone. Lui invece è assolutamente “europeo”, intendendo l’aggettivo nel senso contemporaneo, ovvero antitetico agli europei del passato. E intendendolo, anche, dal punto di vista di antidemocraticità: chi ha mai votato Juncker? E Schultz? E tutti gli altri eurocrati?
E questa manica di cialtroni despoti, tanto potenti quanto burattini, tanto mai votati da nessuno quanto strafottenti e impertinenti, che nessuno ha mai voluto e chiesto, si permette pure di giudicare in modalità volgare e provocatoria chi ha avuto 60 milioni di voti e si permette di parlare pure a nostro nome?
Ecco: quanto sta accadendo in questi giorni con Trump è l’inequivocabile dimostrazione del tilt che stanno vivendo politici, “intellettuali” (chiamiamoli così…), giornalisti, massoni e parte importante dei preti europei, che vedono per la prima volta dopo decenni iniziare a cadere il loro potere di controllo sulle menti dei cittadini.
E questa è cosa che produce grande gioia interiore. A prescindere da ogni altra considerazione.
E produce preoccupazione a Mentana, mentre gli altri suoi colleghi alla Botteri pontificano sul nulla assoluto delle loro vite.
In questo momento, sta accadendo qualcosa che non sfugge ai servi intelligenti del NWO e ai moderati perspicaci, ma sfugge completamente agli invasati del complottismo, che pensano di saperne più di Dio con i loro calcoli mentali e le loro notizie prese chissà dove e i loro collegamenti fantasiosi, mentre la realtà, anche quella del grande complotto modialistico – che chi scrive non solo non nega affatto ma che predica da prima che molti di costoro venissero al mondo – è sempre più complicata, più sfumata, più inintelligibile di quanto possiamo credere… Proprio quando si parla del grande complotto e del NOM occorre sempre tenere presente la virtù della prudenza, in quanto si parla di cose che nessuno al mondo sa veramente fino in fondo.
Si dimenticano, costoro, che perfino Nostro Signore ci ha fatto capire che il regno del nemico è sempre diviso al suo interno…
Io non discuto che Trump sia uomo del NWO. Ma vedo che la parte peggiore di questo sistema d’oppressione totalitaria sta letteralmente impazzendo. Ne deduco, essendo io per natura e per visione intellettiva, assolutamente e sempre antiugualitario e non determinista, che perfino all’interno di quel mondo sta accadendo una spaccatura pericolosa, che suscita ira, odio, cecità e idiozia generale ai servi della parte peggiore. Per questo non mi fido di chi, dal nostro punto di vista, crede di vedere tutto e sapere tutto. E non vede invece a un metro davanti a lui. E pensa che sia sempre tutto un trucco, tutto organizzato a priori, tutto prestabilito, ma senza avere però prove di alcun genere mai, anche perché non le può avere, altrimenti i nostri nemici sarebbero dei polli…
Come, invece, lo vede molto bene Enrico Mentana. E io mi fido più di Mentana che delle notizie sensazionalistiche, perché queste sono sempre vacue, mentre Mentana, ogni volta che parla, manda un messaggio… Non sempre è facile capirlo, ma è certo che lui parla a ragion veduta. E per vincere le guerre, come detto da sempre da tutti, occorre studiare il nemico, non seguire le ugge dei maestrini non richiesti del mondo che non conoscono, di cui siamo ricolmi da decenni, con teorie che dicono tutto e il contrario di tutto.
Trump è uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo, al punto da diventare Presidente degli USA senza nemmeno l’appoggio del Partito Repubblicano. È ovvio che fa parte di quel mondo. Ma non vedere oggi che la parte peggiore e finora più potente di quel mondo sta uscendo pazza per la sua vittoria, vuol dire essere accecati.
Io non sono per Trump. Io sono per Carlo Magno e san Luigi IX, per san Gregorio VII, san Pio V, IX, X, XII… (ora mi dicono che c’è pure il XIII, che è piuttosto interessante…). Ma, paradossalmente, sono meno sognatore di tanti esperti di complotti che si perdono nelle nebbie del nemico, pensando di essere più dotti e furbi del mentitore per antonomasia. Io cerco di distinguere – pur senza sapere nulla di concreto – quanto accade in campo nemico, quando vi è uno scontro. E se vi è uno scontro, vuol dire che vi sono due (se non di più) parti; e quando vi sono più parti, vi è sempre un peggiore e un “meno peggiore”. E io combatto anzitutto il “più peggiore”.
Vedere oggi che chi critica Trump si scorda chi era l’alternativa… fa veramente cadere le braccia.
Vedere che costoro si scordano in mano a chi sta l’Europa, fa veramente cadere le braccia un’altra volta.
Pensare che non pensano a cosa sarebbe accaduto se avesse vinto l’alternativa, rifà cadere le braccia…
Capire che non arrivano a capire chi sia oggi, grazie a Dio, il primo di tutti gli sconfitti… fa cadere tutto!
Abbiamo lo stesso nemico, ma siamo diversi. A me, prima ancora di andare a sfrogoliare le nebbie degli antri infernali, piace ragionare sul sole della realtà quotidiana. Sapendo perfettamente che poi ci sono le nebbie degli antri infernali. E sapendo però pure… che poi c’è la Luce infinita che mai sarà sconfitta.
E guardo sempre a quella Luce.

Massimo Viglione


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1 Comment on "SELEZIONE CATTOLICA: Juncker, Mentana, le nebbie e la luce"

  1. Silvia Marchegiani | 16 Novembre 2016 at 14:48 | Rispondi

    L’analisi-storica del Prof. M.Viglione è magistralmente chiara,.. sottoscrivo.

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