da Catechismo della Crisi della Chiesa, di don Matthias Gaudron
Questo argomento (la Messa rivolta al popolo come ritorno agli usi della Chiesa primitiva), spesso sventolato dai fautori della celebrazione verso il popolo, è in realtà specioso. Secondo le più attendibili ricostruzioni storiche, infatti, nella Chiesa primitiva si considerava prioritario il fatto che il celebrante fosse orientato ad orientem, verso l’oriente, simbolo di Cristo. Non tutte le chiese, però, e specialmente non le basiliche, erano costruite in modo tale che l’altare si trovasse verso l’oriente: in questi casi, perciò, il sacerdote celebrava in una posizione che materialmente somigliava a quella della nuova messa (verso il popolo), ma per una ragione ben diversa, cioè per rivolgersi ad orientem, mentre il fatto di trovarsi rivolto verso coloro che assistevano alla Messa era puramente accidentale. Per di più nei primi secoli, questo concetto della celebrazione verso oriente era talmente sentito che, secondo le più antiche testimonianze, durante il canone anche i fedeli si giravano verso oriente, per condividere la stessa orientazione del sacerdote, e quindi preferivano non vedere nulla di ciò che si faceva all’altare pur di conservare il simbolismo di quella posizione. Inoltre, lo stesso presupposto teorico su cui si fonda tale argomento si rivela fallace: l’idea secondo cui per migliorare la liturgia occorra necessariamente ripristinare pratiche dei primi secoli cadute in disuso da allora in poi -idea che va sotto il nome di “archeologismo”- è stata, infatti, apertamente condannata da Pio XII.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
Be the first to comment on "SOSTA – Davvero la Messa rivolta al popolo è un ritorno agli usi della Chiesa primitiva?"