1.Il poeta Thomas Stearns Eliot (1888-1965) dice in una sua poesia: “(…) i nostri giorni sono pochi, facciamo almeno che siano divini“. Il senso è chiaro: a che serve il tempo se esso fosse orientato verso il nulla? O si vive pochi anni o se ne vivano tanti, non ci sarebbe alcuna differenza, perché, dinanzi al nulla, tutto è destinato a dissolversi. Ed ecco perché giustamente Eliot dice che l’unica posizione intelligente è divinizzare il proprio tempo. Come può essere possibile questo?
2.Il Cristianesimo è l’unica religione in cui davvero si può divinizzare il tempo. Se fosse solo perché il Cristianesimo afferma che, dopo questa vita, le nostre azioni saranno giudicate e che quindi meriteranno un premio eterno o una condanna eterna, allora anche altre religioni darebbero questa possibilità, perché anche altre religioni parlano di vita eterna con premio o castigo. No. Il fatto che il Cristianesimo sia l’unica religione in cui si possa divinizzare il tempo è soprattutto per un altro motivo: perché solo nel Cristianesimo la vita dell’anima è chiamata a partecipare della vita stessa di Dio, attraverso la Grazia. Questa dà la possibilità di conferire un valore infinito ad ogni gesto che si compie, fosse anche quello più banale ed insignificante. Tale possibilità di rendere infinito ciò che è finito, di scolpire nell’eterno ciò che avviene nel tempo, sublima il tempo stesso…appunto: divinizzandolo.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

Be the first to comment on "Perché con la Vita di Grazia si divinizza il proprio tempo?"