SOSTA – Perché Dio volle assumere la natura umana e non quella angelica?

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Da “Discorsi religiosi” di monsignor Enrico Vezzulli, Todi 1940

Si potrebbe domandare: Perché Dio volle assumere la natura umana, ultima fra le nature intelligenti, la più debole e, per di più, peccatrice? Non era più degno di Dio assumere la natura angelica?

Rispondo:

1)Precisamente perché la natura umana era più debole; conveniva a Dio, che è fortezza, di venirle incontro. Non vediamo noi che le mamme hanno finezze più amorose per il figlio più debole?

2)Precisamente perché l’Umanità era tanto peccatrice, Dio mostrò tutta la profondità della sua misericordia, venendo Egli stesso a redimerla.

3)L’uomo è l’ultimo nella scala degli enti intelligenti e il primo nella scala degli esseri materiali; è l’anello di congiunzione tra il mondo materiale e quello spirituale: è il microcosmo. Avvenne perciò che Dio assumendo nella persona del verbo la natura umana, ha assunto tutto il creato, materiale e spirituale. Così l’ultimo (l’uomo) si congiunse col Primo (Dio).


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