SOSTA – Perché nel conflitto israelo-palestinese è centrale la questione di Gerusalemme?

Per la questione israelo-palestinese è centrale ed anche decisivo il ruolo di Gerusalemme. Va detto che tanto per gli ebrei quanto per i musulmani è impossibile rinunciarvi.

Vediamo perché per gli ebrei. La Risoluzione 181 prevedeva che Gerusalemme fosse sottoposta a sovranità internazionale. Gerusalemme est, sotto la sovranità della Giordania, venne occupata dagli Israeliani e non più restituita nel 1967, in conseguenza della Guerra dei Sei Giorni. Il 30 luglio 1980, Gerusalemme fu proclamata dal parlamento israeliano (la Knesset) “capitale eterna di Israele”. Ogni anno viene festeggiata come tale, a ricordo di Re Davide che la elesse come espressione dell’unità del suo popolo, e anche a ricordo del figlio, Re Salomone, che vi eresse il Tempio ove fu accolta l’Arca dell’Alleanza con Dio. Quest’ultimo fatto ci fa capire quanto simbolicamente Gerusalemme sia decisiva per il popolo ebraico perché ricorda, attraverso il Tempio e l’Arca dell’Alleanza, l’elezione del popolo ebraico. Gli Ebrei vorrebbero ricostruire il Tempio. Questo, però, dovrebbe essere ricostruito proprio dove sorgeva, ma sulla spianata del Tempio sono state costruite nei secoli ben tre moschee.

Ma anche i Musulmani non possono fare a meno di Gerusalemme. Nessun islamico può concepire che “Al Quds” (come viene chiamata Gerusalemme), considerata città santa, possa essere capitale di uno Stato d’infedeli qual è quello ebraico, il quale non dovrebbe esistere su un terra conquistata nel 630 d.C. e quindi divenuta “musulmana per sempre”. A Gerusalemme sorgono importanti moschee. La moschea di Al Aqsa, la quale ricorda un episodio che sarebbe toccato a Maometto, il quale sarebbe atterrato a cavallo della sua giumenta alata, chiamata “Buraq”. A Gerusalemme vi è anche la moschea Cupola della Roccia, costruita sul luogo dove anche gli Ebrei e i Cristiani ricordano il sacrificio di Abramo.

Ovviamente Gerusalemme è importante anche per i cristiani. Proprio a Gerusalemme Cristo ha stabilito la Nuova Alleanza morendovi e risorgendo, cioè attuando la Redenzione. Tant’è che il Paradiso viene definito dall’Apocalisse “Gerusalemme celeste” proprio per sottolineare quanto il Paradiso sia effetto di ciò che accadde a Gerusalemme.


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