BELLEZZA DEL TEMPO – 20 settembre: Triduo per la Festa di San Pio da Pietrelcina (Primo Giorno)

Cari pellegrini, san Pio da Pietrelcina è il Santo a cui è stato affidato l’intero Cammino dei Tre Sentieri.

Per prepararci alla sua Festa, che sarà il 23 settembre, gli dedichiamo questo triduo

San Pio da Pietrelcina …santo della centralità mariana

Per chi ha Fede la Provvidenza “accompagna” la Storia. In che senso? Nel senso che la guida, la controlla e la “risolve”. In questo verbo “risolvere” c’è un significato ben preciso, che non è tanto quello di “risolvere” come evitare infallibilmente un problema, bensì “risolvere” come offrire alla libertà dell’uomo una soluzione per –appunto- risolvere uno o più problemi.

Ecco perché si può scorgere la Provvidenza non solo negli aiuti che offre alla libertà umana, ma anche nelle “risposte” che si possono intravvedere nei fatti e nelle dinamiche storiche.

Ebbene, in questa ottica si capisce come i santi siano sempre dei grandi doni della Provvidenza. Doni per quanto riguarda le loro vite che si offrono come esempi esistenziali, ma doni anche come testimonianze di verità che si contrappongono agli errori che eventualmente caratterizzano determinati contesti temporali.

La vita di san Pio da Pietrelcina va letta in questa prospettiva. Egli è stato un grande –anzi: grandissimo- dono della Provvidenza per “risolvere” quelli che sarebbero stati i grandi errori del XX secolo. Errori, in questo caso, soprattutto teologici.

In un secolo in cui ci sarebbe stata un’enorme crisi del sacerdozio (crisi morale e vocazionale), la Provvidenza ha donato l’unico (finora) sacerdote stigmatizzato, per far capire quanto il sacerdote sia un alter Christus. Ma non solo stigmatizzato, anche un esempio di sacerdote che celebrava bene la Messa e che s’immolava nel confessionale per donare all’uomo la realtà più grande che si possa avere: la Grazia.

In un tempo in cui ci sarebbe stato un forte disorientamento teologico (conseguenza di una progressiva protestantizzazione del Cattolicesimo) in merito alla figura della Madonna, la Provvidenza ha donato con san Pio da Pietrelcina un grande santo mariano.

Soffermiamoci su questa “marianità”. Egli fece del Rosario la preghiera preferita. Tanto l’amava che lo sgranava continuamente. I suoi biografi dicono che riuscisse a recitare decine e decine di corone al giorno. Un giorno disse: “Vorrei che le giornate fossero di quarantotto ore per poter raddoppiare i Rosari”.

Il suo amore per il Rosario fu segnato dall’evento di Fatima. Da quando la Madonna apparve in Portogallo come Vergine del Rosario, raccomandando questa pia pratica come potente strumento per ottenere ogni bene e scacciare ogni male, egli scelse il Rosario come la sua preghiera. E ci teneva a raccomandarlo a tutti. A chi un giorno gli chiese quale eredità lasciasse ai figli spirituali, egli rispose decisamente: “Il Rosario!” E poco prima della morte, ad alcuni figli spirituali che gli chiesero di dire loro qualche ispirata parola, rispose: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario.”

San Pio da Pietrelcina non temeva di passare (anzi!) come un frate troppo “mariano”. Alla “centralità” della Madonna ci teneva, eccome. Una centralità non ontologica, perché l’Immacolata è una creatura, ma certamente una centralità metodologica. Da vero sacerdote cattolico, egli sapeva bene che a donarci Gesù è stata Maria e quindi per andare verso Gesù bisogna passare attraverso Maria. Secondo la nota espressione di san Bernardo di Chiaravalle: “Nulla dà a noi il Signore che non passi per le mani della Regina del Cielo”.

Ma torniamo alla Madonna di Fatima. San Pio aveva una particolare devozione per quelle apparizioni. C’è un episodio che è rimasto famoso nella sua biografia. Nel 1959 giunse in Italia, per una Peregrinatio Mariae, la statua della Madonna direttamente da Cova da Iria. Doveva fermarsi nei soli capoluoghi di provincia. Ma la città di Benevento, per l’intervento dell’arcivescovo monsignor Calabrìa, rinunciò ad un giorno per permettere alla statua di allungarsi a san Giovanni Rotondo e così dare la possibilità a Padre Pio di salutarla.

Appena la statua arrivò in Italia, san Pio misteriosamente si ammalò di una grave pleurite essudativa. I sintomi erano così pesanti che il povero frate dovette smettere di confessare e celebrare. Né vi erano segni di miglioramento. La sera del 27 luglio diede inizio ad una novena per preparare la visita esortando chi gli era vicino a unirsi in preghiera. La statua arrivò nel pomeriggio del 5 agosto per poi andar via il giorno seguente. San Pio l’accolse con tutto l’affetto possibile. C’è una toccante fotografia che lo ritrae mentre bacia la statua con la stessa tenerezza con cui un bambino bacia la mamma. Quando l’elicottero, con a bordo la statua, ripartì, il Santo volle affacciarsi dalla finestra e con le lacrime agli occhi disse: “Madonnina mia, tu sei venuta e mi hai trovato malato. Adesso riparti e mi lasci malato”. A questo punto (lo ha raccontato lui stesso) avvertì come un tremito interno e si sentì immediatamente bene. Da quel giorno riprese ininterrottamente a celebrare e a confessare. Ininterrottamente, fino alla morte che sarebbe avvenuta quasi dieci anni dopo, il 23 settembre 1968.

L’Immacolata ricompensò la grande fiducia di san Pio, perché lui aveva sempre creduto e non aveva mai stancato di predicare che l’Immacolata tutto può, perché tutto può ottenere dal suo Divin Figlio.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 

 

  


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1 Comment on "BELLEZZA DEL TEMPO – 20 settembre: Triduo per la Festa di San Pio da Pietrelcina (Primo Giorno)"

  1. Padre Pio Pio esempio per ogni sacerdote.

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