Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Dove sono la vera felicità e la vera pace? Nell’avere una coscienza pura. La vera felicità e la vera pace non sono nell’assecondare gli altri, né nel temere il giudizio degli uomini. Qui non c’è né felicità né pace, ma solo triste e inquieta codardia.
Scrive l’Imitazione di Cristo al capitolo sesto: Gloria dell’uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Cerca di avere una coscienza pura e sarai sempre lieto. Una coscienza pura aiuta molto a sopportare tante cose ed è piena di letizia in mezzo alle avversità. La cattiva coscienza, invece, è sempre timorosa ed inquieta. Dolce sarà il tuo riposo, se il tuo cuore non ti rimorderà di nulla. (…). I cattivi non hanno mai la vera gioia e non assaporano la pace dell’anima, perché “non c’è pace per gli empi” (isaia 48,22), dice il Signore. E se essi diranno: ‘Noi siamo in pace, non c’incoglieranno disgrazie; e chi oserà farci del male?’, tu non credere, perché si leverà improvvisa la collera di Dio e le loro opere saranno annientate, ed i loro piani saranno dispersi. (…). La gloria dei giusti sta nella loro coscienza, e non sulla bocca degli uomini. La letizia dei giusti viene da Dio ed è in Dio, ed il loro gaudio viene dalla verità. (…). Possiede grande serenità di spirito chi non bada né a lodi né a biasimi. Tu non sei più santo se sei lodato, né più peccatore se sei disapprovato. (…). Se fai bene attenzione a ciò che tu sei dentro di te, non ti curerai di quello che possono dire di te gli uomini. (…). Non volere conforti da alcuna creatura è segno di grande purezza e d’intima confidenza in Dio. (…). Procedere interiormente con Dio, e non essere trattenuto da alcuna affezione terrena: questo è lo stato d’animo dell’uomo spirituale.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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