Il 10 aprile del 420 il vescovo Nestorio (381-451) s’insedia come Patriarca di Costantinopoli.
A lui si deve la gravissima eresia detta nestorianesimo.
Cosa dice questa eresia e perché è tanto grave?
Il nestorianesimo afferma l’esistenza in Cristo non solo di una duplice natura (umana e divina), il che è vero; ma anche di una duplice persona (umana e divina), il che è errato. Cristo infatti ha una sola persona, che è divina.
In tal modo, secondo il nestorianesimo, i gesti umani del Cristo non avrebbero avuto un valore infinito, perché riferiti solo al soggetto umano e non a quello divino, e pertanto questi stessi gesti non avrebbero avuto la possibilità di redimere.
Ma non solo: con il nestorianesimo si negava che la Vergine Maria fosse davvero la Madre di Dio, in quanto madre solo del soggetto umano del Cristo.
Le eresie, però, vanno sempre a fine. Dopo un certo periodo di tempo vengono sconfitte, perché la Provvidenza non può permettere che facciano eccessivo danno. Possono poi riaffiorare, questo sì, ma sono sempre a tempo. Ebbene, il nestorianesimo venne condannato nel Concilio di Efeso del 431.
Proprio ad Efeso, la città dove l’Immacolata trascorse gli ultimi anni della sua vita terrena.
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Il Cammino dei Tre Sentieri
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