BORRACCIA – 10 settembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Vivendo per tutta la vita un giorno di festa continuo, persuasi che Dio è presente ovunque, lo lodiamo coltivando i campi, se siamo in mare gli cantiamo inni, e in ogni altra circostanza della vita ci comportiamo come ‘cittadini del Cielo’.
(San Clemente di Alessandria)

I SORSI

1

Cari pellegrini, cosa accade quando in una casa nasce un bambino? Soprattutto quando è il primo bambino? Cambia tutto. Il silenzio delle pareti domestiche viene continuamente rotto dai pianti del neonato. L’alternanza veglia-sonno stravolta dai ritmi di alimentazione del neonato. Come è giusto che sia: tutto cambia a favore del nuovo venuto. S’inizia a vivere per lui.

2

Dio o è Dio o non è Dio. Una terza possibilità non c’è.

3

Se è Dio è Dio e se Dio esiste (ed esiste!), allora a Dio va dato ciò che gli si deve: tutto.

4

Si pensi a quanto sia sciocco da parte di chi si professa cristiano decidere a favore del laicismo. In tal caso si crede che Dio è Dio, ma che a Dio non vada dato tutto.

5

Quando ci riferiamo a Dio come Signore della vita, deve concretamente e praticamente significare qualcosa …e significa proprio ciò che san Clemente di Alessandria dice nelle parole che abbiamo scelto come acqua di questa borraccia.

6

Il Santo dice che il vero cristiano fa tutto in Dio: coltiva i campi in Dio, pesca in Dio, gioisce, si diverte, si riposa, mangia, ama i suoi cari… tutto in Dio.

7

Da qui scaturiscono due straordinarie “bellezze” che stesso san Clemente indica: la prima è che si “eternizza” tutto, la seconda è che si “orienta” tutto.

8

Si “eternizza” tutto; infatti san Clemente parla di “vivere per tutta la vita un giorno di festa continuo”. Cosa è la festa se non la visibile introduzione dell’eterno nel tempo? Da qui la gioia da parte del cristiano di capire che ciò che fa (coltivare, pescare, gioire, divertirsi, riposarsi, stare con i propri cari…) non andrà mai perduto, se vissuto in Dio.

9

Si “orienta” tutto; infatti san Clemente dice che chi vive così, si comporta come “cittadino del Cielo”; cioè è tutto orientato per il Paradiso e già qui vive parte di questo Paradiso.

10

Cari pellegrini, torniamo all’immagine da cui siamo partiti. Come una casa viene stravolta (in senso positivo) quando nasce un bambino e tutto viene orientato e cambiato per lui, così la nostra vita deve essere sempre orientata e cambiata per Dio, nostro unico Signore. Solo così la gioia alimenterà il nostro esistere.

Al Signore Gesù

Signore, fai che possa vivere tutta la mia vita per Te.

Tutto viva in Te e per Te.

Alla Regina dello Splendore

Madre, chi più di Te ha vissuto per Dio.

L’hai generato.

L’hai portato nel grembo.

Tutto hai fatto e vissuto per Lui.

Con Te voglio imparare questo, fammi da maestra.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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