BORRACCIA – 17 novembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

I beni della terra non distolgano i nostri sguardi dal Cielo

(San Leone Magno)

I SORSI

1

Cari pellegrini, siamo dinanzi ad una bella cattedrale gotica. Ci colpisce l’enorme massa di marmo. Una pesantezza che grava sulla terra e che rende la costruzione maestosa e pesante. Ma colpisce anche come quella materia sembri levitare, affusolarsi per tendere verso l’alto, quasi come se vi fosse una forza di gravità al contrario.

2

Nell’acqua di questa borraccia, san Leone Magno (390-461) dice che i beni della terra non devono distrarre da ciò che è il vero fine: il Cielo.

3

Attenzione: san Leone Magno non dice di non considerare ciò che la terra ci offre come “bene” (infatti parla di “beni” della terra), piuttosto che questi non possono e non debbono costituire il nostro fine.

4

E’ una precisazione importante perché l’autentico giudizio cristiano non deve condurre ad uno spiritualismo alienante (tipico di tante eresie del passato e anche contemporanee) secondo cui ciò che è terreno è di per sé contro il divino: una sorta di materia “sporca”.

5

Piuttosto l’uomo non deve lasciarsi ancorare a ciò che è terreno, perché sarebbe la sua fine, cioè l’ineluttabile trionfo di ciò che lo determina e lo costringe.

6

L’uomo non è stato messo al mondo per il mondo, non è stato messo sulla terra per la terra, ma il mondo e la terra gli servono per salire in Cielo. E’ lì che troverà e capirà pienamente se stesso.

7

E’ il Cielo ciò che l’uomo porta nella sua anima. Ecco perché Victor Hugo (1802-1885) giustamente dice:  “C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo;  e c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima”… l’interno dell’anima che è il desiderio dell’eternità.

8

Dunque, la materia deve levitare verso il Cielo, ovvero deve condurre verso Dio. Per quanto pesante possa essere, non può impedire, anzi deve servire a condurre in alto.

9

Cari pellegrini, come accade per le cattedrali gotiche. Il peso è come se sparisse. Nessuno le potrebbe sradicare, ma esse esprimono la “leggerezza”, tant’è che la pietra sembra trasformarsi in elio che non può sfuggire all’attrazione dell’alto.

Al Signore Gesù

Signore, fa che mai smarrisca il desiderio di Te.

Fa che il Cielo, che serve per vivere per l’eternità con Te, sia il mio vero e decisivo desiderio.

Alla Regina dello Splendore

Madre, nessuna creatura più di Te, ha vissuto la terra per aspirare al Cielo.

Il Cielo l’hai avuto nel Tuo grembo.

L’hai avuto tra le Tue braccia.

L’hai allattato.

L’hai avuto nella Tua casa.

E il tutto il Cielo del Paradiso è stato messo sotto la Tua Corona di Regina.

Accanto a Te, non potrò mai perdere il desiderio del Cielo.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

CONDIVIDI

Be the first to comment on "BORRACCIA – 17 novembre"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*