SOSTA – Cos’è la castità?

da Teologia della perfezione cristiana, di Antonio Royo Marin, n.344


La castità è la virtù soprannaturale che modera l’appetito sessuale. E’ una virtù veramente angelica, perché rende l’uomo simile agli angeli, ma è delicata e difficile.

(…)

La castità prende diverse denominazioni, secondo lo stato delle persone che la praticano: verginale, propria di chi si astiene volontariamente e per tutta la vita dai piaceri sessuali; giovanile, propria di chi si astiene completamente da questi piaceri prima del matrimonio; coniugale, che regola secondo la ragione e la fede la vita intima degli sposi; vedovile, propria delle persone che si astengono completamente dagli atti sessuali dopo la morte del coniuge.

La castità si riferisce alla materia principale; per regolare gli atti secondari esiste la pudicizia. 

(…)

Alla castità si oppone la lussuria in tutte le sue specie e manifestazioni. Essendo un vizio capitale, ne derivano molti altri peccati, principalmente l’accecamento di spirito, la precipitazione, l’inconsiderazione, l’incostanza, l’amore disordinato di se stessi, l’odio contro Dio, l’attaccamento a questa vita e l’orrore della futura.


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