Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza. Certo, i popoli non sono uguali; perché le culture non sono uguali. C’è chi ha conquistato il Vero. Chi lo ha atteso. Chi lo ha rifiutato. Chi se ne è allontanato. Ma al di là di questo, ciò che è di natura percepisce il senso delle cose e il mistero del vivere. E, proprio perché Dio ha fatto sì che la natura fosse predisposta all’accoglienza della Grazia, non c’è buon senso popolare che non manifesta questo desiderio; al di là di ciò che la Storia dei singoli popoli partorisce. Ecco perché si può capire l’unicità e la bellezza della Verità Cattolica anche attraverso il buon senso di tutti i popoli.
A che serve prendersela con ciò che accade?
Se si è deciso per la stoltezza di ritenere che la vita non abbia senso e non ci sia un logos a governarla, allora a che pro prendersela? E poi con chi prendersela?
Ma anche se si è deciso di ritenere che la vita abbia un senso e che ci sia un Logos a governarla, anche in questo caso non sarebbe logico prendersela con Chi, permettendo certe prove, sta facendo il tuo bene.
Insomma, non ha mai senso inveire e maledire.
Piuttosto bisogna coltivare la speranza.
Ma è proprio qui che l’ipotesi della vita senza senso e senza Logos palesa tutta la sua menzogna.
Se nel buio bisogna accendere una candela, a che serve illuminare ciò che non potrà mai essere capito, perché nulla sarebbe stato pensato e progettato?
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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