Introito
(Cantico 2,3)
All’ombra di colui che desideravo, mi sono assisa, e il suo frutto è dolce al mio palato.
(Salmo 83,2-3)
Quanto amabili sono le tue dimore, o Signore degli eserciti! L’anima mia spasimi: ed anela verso il tempio del Signore.
Epistola
(Efesini 3,8-9; 1,4-19)
Fratelli, a me, che sono il più piccolo, fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: di annunciare fra le nazioni la insondabile ricchezza del Cristo e di mettere in luce davanti a tutti quale sia il provvidenziale disegno del mistero, nascosto dai secoli in Dio, creatore di ogni cosa. E’ per questo che io piego le mie ginocchia al Padre del Signore nostro Gesù Cristo, da cui ogni paternità, in cielo e in terra, trae nome: perché egli conceda a voi, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere rafforzati con potenza nell’uomo interiore, per mezzo del suo Spirito; così che il Cristo abiti mediante la fede nei vostri cuori; e radicati e fondati nella carità, voi possiate comprendere con tutti i santi, la larghezza, la lunghezza, l’altezza, la profondità; e conoscere la carità di Cristo, che trascende ogni conoscenza, per essere riempiti di tutta la pienezza di Dio.
Graduale
(Cantico 8,7)
Le molte acque non possono estinguere l’amore; né i fiumi sommergerlo.
(Salmo 72,26)
La mia carne e il mio cuore vengono meno: o Dio del mio cuore, o mia porzione e Dio in eterno. Alleluia, alleluia.
Cantico 7,10
Io sono del mio diletto, ed Egli è tutto rivolto a me. Alleluia.
Vangelo
(Matteo 11,25-30)
In quel tempo, Gesù prese a dire: Ti glorifico, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai saggi e agli scaltri e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché questo è stato il beneplacito davanti a te. Ogni cosa mi è stata data dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio se non il Padre, come nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete su di voi il mio giogo, e imparate da me che sono mite ed umile di cuore; e troverete riposo per le vostre anime, perché il mio giogo è soave, e il mio peso è leggero.
Meditazione
- …il suo frutto è dolce al mio palato… dice il Cantico nell’Introito.
- Santa Margherita Maria Alaquoque beneficiò delle visioni del Sacro Cuore che le diede l’incarico di diffondere questa importante devozione.
- Il Cuore di Gesù è il segno chiaro, inequivocabile, che Dio è amore.
- L’amore scalda e dona dolcezza.
- Scegliere Gesù, seguirlo fin sulla Croce, sforzarsi di modellare la propria vita sulla sua, vuol dire scegliere quella dolcezza che sola rende gustosa la vita: Io sono la Via, la Verità, la Vita… cioè solo Gesù è la Via dolce, la Verità che dà piena soddisfazione, la Vita che si fa adeguatamente assaporare.
Alla Regina dello Splendore
- Madre, grazie che mi hai donato Gesù: la dolcezza di tutte le dolcezze.
- Grazie che mi hai donato il suo Cuore.
- Fa che non l’abbandoni e non lo offenda mai con il peccato.
- Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il cammino dei Tre Sentieri
Be the first to comment on "MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Santa Margherita Maria Alaquoque, Vergine (1647-1690)"