MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Maternità della Beata Vergine Maria

Introito

(Isaia 7,14)

Ecco, una Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio, che sarà chiamato Emanuele.

(Salmo 97,1)

Canto nuovo cantate al Signore poiché fatti mirabili Egli ha operato.


Epistola 

(Ecclesiastico 24,23-31)

Come vite diedi frutti di soave odore, e i miei fiori danno frutti di gloria e di ricchezza. Io sono la madre del bell’amore e del timore, della scienza e della santa speranza. In me ogni grazia della via e della verità, in me ogni speranza di vita e di virtù. Venite a me, o voi tutti che mi bramate, e saziatevi dei miei frutti; perché il mio spirito è più dolce del miele, e il mio retaggio più del favo di miele. Il ricordo di me durerà nelle generazioni dei secoli. Chi mi mangia avrà ancora fame, e chi mi beve avrà ancora sete. Chi mi ascolta non sarà confuso, e chi lavora per me non peccherà; chi mi illustra avrà la vita eterna.


Graduale

(Isaia 11,1-2)

Un germoglio spunterà dalla radice di Iesse, un fiore crescerà dalla radice di lui. E su di esso si poserà lo Spirito del Signore. Alleluia, alleluia. O Vergine, madre di Dio, nel tuo seno, fattosi uomo, si rinchiuse Colui che l’universo non può contenere. Alleluia.


Vangelo

(Luca 2,43-51)

Trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.


Meditazione

  1. Nell’Epistola si dice: “…il mio spirito è più dolce del miele“.
  2. Questa Epistola fa parlare in prima persona la Sapienza di Dio, ma la Chiesa ha giustamente visto in questi passi una prefigurazione della natura e del ruolo della Vergine Maria.
  3. Con il miele s’indica la dolcezza per eccellenza, dunque alla Madonna è dato di essere il segno vero, non solo simbolico, della dolcezza.
  4. A meno che non si hanno i gusti alterati per qualche causa patologica, la dolcezza non solo piace, ma rasserena. D’altronde è scientificamente dimostrato che il cervello ha bisogno di zuccheri.
  5. Vivere, pertanto, con l’Immacolata, in stretta confidenza con Lei, chiedendo a lei che possa condurci e guidarci nel cammino della vita, vuol dire affrontare tutto con la presenza della dolcezza.
  6. Una dolcezza che farà sparire, o almeno mitigare e rendere sopportabile, qualsiasi amaro della vita.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre mia, stammi accanto in tutti i momenti.
  2. Che la preghiera dell’Ave possa costituire la colonna sonora della mia vita.
  3. Che t’invochi in ogni momento.
  4. Che viva sempre nel sapore della tua incommensurabile e tenera dolcezza.
  5. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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