MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Santa Scolastica, vergine (480-543)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Santa Scolastica (480-543) era sorella di san Benedetto. Si era consacrata a Dio e viveva in un monastero non lontano dall’abbazia di Montecassino fondata dal fratello. Due miracoli, riferiti da san Gregorio, sono rimasti celebri; essi mostrano la sua grande purezza di animo e l’intimità della sua unione con Dio. Poiché Benedetto si era rifiutato di prolungare il colloquio spirituale che ogni anno accordava alla sorella, a motivo della notte che già incombeva, Scolastica ottenne con le sue preghiere che si scatenasse dal cielo un così violento uragano ed una pioggia tale da impedire al fratello di lasciarla. Essi rimasero così insieme tutta la notte a parlare delle cose del cielo. Tre giorni dopo, san Benedetto vide l’anima innocente della sorella salire al cielo sotto forma di colomba. San Benedetto morì nel 547, santa Scolastica qualche anno prima di lui.


Introito

(Salmo 44,8 e 2)

Tu ami la giustizia e detesti l’empietà; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrata con olio di letizia, a preferenza delle tue compagne. Dal mio cuore erompe un tema gradito: dico al Re il mio canto.


Epistola

(2 Corinti 10,17-18; 11, 1-2)

Fratelli, chi vuole gloriarsi, si glorii nel Signore! Poiché, non chi raccomanda se stesso, è perciò approvato; ma colui che è raccomandato dal Signore. Oh se voleste sopportare da parte mia un po’ di stoltezza! Ma sì, voi mi sopportate. Sì, io sono geloso di voi della gelosia di Dio, poiché vi ho fidanzati a un solo sposo, per presentarvi a Cristo quale vergine pura.


Graduale 

(Salmo 45,5)

Nello splendore della tua grazia, trionfa, avanza con fiducia e regna! Per la tua fedeltà e mitezza e giustizia la tua destra compirà prodigi.

(Salmo 44,11-12)

Ascolta e guarda, tendi l’orecchio, o figlia: il Re si è invaghito della tua bellezza.

(Salmo 44,13; 44,10)

Tutti i ricchi del popolo imploreranno il tuo volto, stanno al tuo seguito figlie di re.

(Salmo 44,15-16)

Le vergini dietro a Lei sono condotte al Re, le sue compagne sono condotte a Te.


Vangelo

(Matteo 25,1-13)

Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.


Meditazione 

  1. Il Salmo 44, inserito nel Graduale, dice: “…il Re si è invaghito della tua bellezza.”.
  2. Cosa vogliono dire queste parole? Semplicemente questo: che Dio apprezza la bellezza di un’anima santa.
  3. Come è possibile questo? Dio, in quanto somma bellezza, può apprezzare la bellezza di un’anima santa, che è pur sempre una bellezza non solo relativa ma anche infinitamente inferiore alla sua?
  4. Ciò è possibile perché Dio ha creato per amore e, pertanto, “mendica” la libera corrispondenza dell’anima al suo amore.
  5. Dunque, nella bellezza della Verità Cattolica c’è anche questo: l’abbellirsi per compiacere Dio.
  6. L’anima di santa Scolastica certamente è riuscita in questo.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, non c’è anima, nell’universo intero che sia più bella della tua.
  2. E’ vero: c’è l’anima della natura umana di Cristo; ma questa fa riferimento comunque all’unione ipostatica della natura umana con quella divina, nell’unico soggetto che è divino.
  3. Dunque, la tua, Madre, è l’anima creaturale in cui Dio più si compiace.
  4. Aiutami, pertanto, a lavorare sulla mia, affinché possa essere come la desidera il tuo divin Figlio.
  5. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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