SOSTA – Perché bisogna essere disposti a soffrire tutto, piuttosto che compiere un peccato mortale?

A questa domanda facciamo rispondere santa Teresa d’Avila


Non vi sono tenebre sì folte, né cose tanto tetre e buie, che non ne siano superate e di molto (si parla dell’anima in peccato mortale)… Finché dura in peccato mortale, non le giovano a nulla per l’acquisto della gloria neppure le sue buone opere, perché non procedono da quel principio per cui la nostra virtù è virtù… Io so di una persona (parla di se stessa) a cui il Signore volle far vedere lo stato di una anima in peccato mortale. Secondo lei, sarebbe impossibile comprendendo bene, che alcuno potesse ancora peccare, anche se per fuggirne le occasioni dovesse soffrire i maggiori tormenti immaginabili. Anime redente dal sangue di Gesù Cristo, aprite gli occhi ed abbiate pietà di voi stesse. Com’è possibile che persuase di questa verità, non procuriate di togliere la pece che copre il vostro cristallo?


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