Leggiamo da “La Tradizione Cattolica”, anno XXXIV, n.125, anno 2023
Nessuna norma ecclesiastica ha mai specificato con cosa bisognasse coprirsi. L’importante (per le donne) è entrare in Chiesa a capo coperto. Difatti, la maggioranza delle popolazioni cristiane utilizzava scialli, foulard, cappelli. Solo in alcuni Paesi (in particolare in Spagna e in Italia) si è sviluppato un indumento apposito, più prezioso e da utilizzare solo a questo scopo, come ulteriore segno dell’importanza del luogo nel quale si accedeva. Per ulteriore riprova sociale, poi, in Italia si è diffusa la tradizione di utilizzare il bianco per le donne nubili (e quindi vergini), e nero per le donne sposate o vedove.
Ci sono poi alcuni vantaggi che molte donne possono riscontrare, derivanti dall’uso del velo muliebre. Ve ne citiamo alcuni:
1)Portare il velo induce a concentrarsi meglio nella preghiera. Questo segno tangibile può infatti ricordare meglio a chi lo indossa il luogo in cui si è.
2)E’ una forma di apostolato, soprattutto se si supera il rispetto umano e lo si porta con coraggio anche in parrocchie dove nessuno lo fa. E’ un segno della Tradizione della Chiesa, che può quindi invitare a riflettere.
3)Incita a progredire nella modestia: è incoerente portare il velo se ci si veste succintamente o in maniera irrispettosa, e quindi diventa uno stimolo per adeguare il proprio vestiario in maniera consona.
4)Dona decoro alla chiesa e alla funzioni, è quindi utile soprattutto nei luoghi più turistici per far comprendere agli estranei che si tratta di un luogo sacro, di preghiera.
Concludiamo questa carrellata con la persona con la P maiuscola alla quale le donne dovrebbero fare sempre riferimento: la Madonna ovviamente. Lei è sempre coperta con il velo, è l’Arca della Nuova Alleanza, il Vaso della Vera Vita. Noi donne, usando il velo, la imitano e ci confermiamo nel ruolo di donne, cioè vasi di vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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