BORRACCIA del 12 ottobre

Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Il giusto ha nel cuore la legge del suo Dio e i suoi passi non sono esitanti.

(Salmo 36)


I SORSI

  1. Cari pellegrini, ci tocca un passaggio difficile sul sentiero. Alcuni passi devono essere percorsi a strapiombo. Non è una cosa bella. O meglio: è una sensazione bella per lo spettacolo da ammirare, ma c’è una difficoltà che incombe. Avvertiamo un certo formicolio nelle gambe, esito di un prevedibile timore.
  2. Nell’acqua di questa borraccia il salmista dice che quando il giusto ha nel cuore la legge di Dio, i suoi passi non sono esitanti.
  3. Poche parole ma che dicono tanto. Anzi: dicono tutto. La legge di Dio costituisce un dovere per l’anima; e non, come oggi molti tendono a pensare e a dire, una sorta di optional, quasi un consiglio.
  4. Ma questa legge (che è un dovere) deve essere conservata nel cuore: il giusto ha nel suo cuore… La legge pertanto non va solo conosciuta e messa in pratica; va anche e soprattutto amata, ovvero conservata nel proprio cuore. Conoscere e rispettare la legge sono condizioni assolutamente necessarie, ma devono poi completarsi nell’amore per la legge stessa.
  5. Quando san Paolo (Lettera ai Romani) dice che con Cristo è finito il tempo della legge è si è passati al tempo dell’amore non intende il superamento della legge né tanto meno una sorta di legittimazione del poter fare ciò che si vuole; no, intende piuttosto che la legge permane, ma che questa vada sublimata nell’amore a Dio. Insomma, bisogna fare la volontà di Dio in quanto si ama Dio. Quando sant’Agostino dice: Ama e fa ciò che vuoi, non intende dire che si possa davvero fare ciò che si vuole, piuttosto la convinzione che quando si ama Dio non si può che fare ciò che Dio vuole, perché il vero amore a Dio non è conformare la sua volontà alla nostra, ma il contrario: la nostra alla sua.
  6. Se si conserva la Legge di Dio nel proprio cuore, allora i passi non saranno più esitanti. Ma attenzione: non perché non ci saranno più pericoli, prove, passaggi impervi della vita, per cui non si presenteranno più occasioni di aver timore. No, è che, avvolgendo la propria vita con l’amore di Dio, qualsiasi timore nei pericoli, che pur ci saranno nella vita, non causerà alcun passo esitante, alcun tremore, bensì una sicurezza che sarà meraviglia a noi stessi.
  7. Non ci sarà alcun burrone al fianco del sentiero che potrà farci sentire il cuore in gola… e le gambe tremare.

Al Signore Gesù

  1. Signore, io desidero la tua Legge. Questa deve essere l’unico mio criterio di vita.
  2. Ma desidero anche amare la tua Legge.
  3. Fa che la possa amare più di me stesso.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, da sempre ti dico e continuerò a dirti che il cammino della mia vita lo voglio percorrere a fianco a Te.
  2. Anzi, con la mia mano nella tua.
  3. Così il mio passo non sarà mai esitante e potrò amare davvero la volontà del Tuo Divin Figlio.
  4. Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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