BISACCIA – Con…Alfred de Vigny (1797-1863)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia”  è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità Cattolica. 


“La sola cosa essenziale per gli uomini è d’ammazzare il tempo. In questa vita di cui lamentiamo sempre la brevità, il più gran nemico è il tempo, del quale ne abbiamo sempre troppo.”

Alfred de Vigny (1797-1863) – Journal d’un poéte, 1833

La vita dell’uomo è piena di paradossi.

Uno di questi richiama la dimensione del tempo.

Il tempo è una grazia. Ma può essere anche una condanna.

E’ una grazia se è l’esito di un riconoscimento e occasione di un servizio.

Esito di un riconoscimento: la capacità di capire che esso è dono, cioè non è qualcosa che appartiene a se stessi.

Occasione di un servizio: proprio perché il tempo è dono, esso non può che essere ri-donato. Offerto!

Quando mancano questi due evidenze, allora il tempo diviene una condanna. Anzi, una sorta di maledizione.

Lo si desidera. Si cerca di trattenerlo per non morire. Ma poi?

Ma poi lo si ammazza. Nel senso che si freme spasmodicamente per riempirlo artificialmente: facendo, facendo, facendo. E, se non si fa, ci si annoia.

Tutto questo perché non si vuol capire che il tempo è un dono di Dio; e che questo possa e debba bastare.

Aspirare ad altro è solo …una sciocca perdita di tempo!

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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