Il 31 luglio 1944 moriva Antoine de Saint-Exupéry. Colui per cui l’Ideale era tutto

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Certamente c’è ideale e ideale. Ci possono essere dei falsi ideali, così come dei veri ideali. E tra gli ideali veri vi è comunque una gerarchia. L’Ideale, per eccellenza, quello con la “I” maiuscola è ovviamente Dio, il tutto dell’uomo.

C’è differenza tra ideale e ideologia.

Quest’ultima, l’ideologia, è un prodotto del pensiero, è qualcosa che l’uomo razionalisticamente costruisce e alla fine passa come passano e muoiono i pensieri di ognuno.

L’ideale è invece un valore che l’uomo non costruisce, ma incontra. E’ qualcosa che l’uomo riconosce nelle cose, nella realtà, nell’ordine che gli si staglia dinanzi.

L’uomo incontra l’ideale nella storia dei fatti, nell’amore alle generazioni che lo hanno preceduto.

A proposito di questo, ecco cosa dice sul punto Antoine de Saint-Exupery (1900-1944), autore del famoso Piccolo Principe:

Non si muore per delle pecore, né per delle capre, né per delle case, né per delle montagne poiché gli oggetti sussistono senza che nulla sia loro sacrificato. Ma si muore per salvare il nodo invisibile che li unisce, li trasforma in proprietà, in impero, in volto riconoscibile e familiare”

Si muore per l’ideale!


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