Il Catechismo di San Pio X commentato per voi (n.118)

Rubrica a cura di Pierfrancesco Nardini


Domanda: Perché Gesù Cristo istituì la Chiesa?
Risposta: Gesù Cristo istituì la Chiesa perché tutti gli uomini trovassero in essa la guida sicura e i mezzi di santità e di salute eterna


Si è già detto più volte che la Chiesa, in tempi ordinari, è il riferimento unico a cui volgersi per l’insegnamento e la spiegazione della dottrina cattolica, “guida sicura (…) di santità e di salute eterna”, come scrive San Pio X.

Questo perché è a lei che Gesù ha dato esplicitamente questo compito.

I compiti della Chiesa sono due: rendere gloria a Dio e salvare tutti gli uomini, fornendo loro i mezzi. “La santificazione dell’uomo per mezzo della comunicazione della verità, dei comandamenti e della grazia di Cristo è il fine prossimo della Chiesa. Il fine ultimo e supremo è, come per tutte le altre opere esterne di Dio, la glorificazione esterna di Lui” (L. Ott, Compendio di teologia dogmatica).

È verità di fede che Gesù abbia deciso di far continuare la Sua opera agli Apostoli e quindi alla Chiesa da Lui fondata.

Egli infatti dice, ad esempio, “come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo” (Gv 17, 18) ed anche “come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20, 21). In questi passi ed in altri ancora (cfr. Mt 18, 18; Mc 16, 15; Lc 22, 19) si nota chiaramente come Nostro Signore deleghi la Chiesa da Lui fondata a continuare la Sua missione e per questo le abbia dato “incarico e piena potestà di annunciare la sua verità (magisterium), di imporre i suoi comandamenti (regimen) e di amministrare i mezzi della grazia (ministerium)” (L. Ott, op. cit.).

Nei numeri dal 25 al 27 San Pio X spiegava il fine dell’Incarnazione di Gesù e quanto Lui abbia insegnato, e a che scopo, agli Apostoli.

La Chiesa nel corso dei secoli ha sempre spiegato in questo senso il fine per cui è stata fondata.

Ancora il Concilio Vaticano I insegna che Cristo “decise di edificare la Santa Chiesa per rendere perenne l’opera salutare della Redenzione”.

Leone XIII scrive: “Che cosa Cristo ebbe di mira, che cosa volle nel fondare la Chiesa? Trasmetterle l’ufficio e la missione che egli ebbe dal Padre, perché li continuasse” (Satis cognitum 1896).

Che la Chiesa sia destinataria di una missione continuativa e consequenziale di quella di Cristo è cosa logica e anche conveniente. Come spiega anche il Dragone, Cristo dovette decidere come aiutare gli uomini a beneficiare del Suo insegnamento e della Redenzione e le soluzioni erano o la Sua permanenza sulla Terra fino alla fine o dare agli Apostoli e ai loro successori il potere di governare, insegnare e amministrare i sacramenti in Suo Nome. La scelta di Nostro Signore fu quest’ultima e così la Chiesa ha tutti i mezzi necessari per indirizzare tutti gli uomini verso la beatitudine celeste.

“Mentre Cristo ha prodotto con la sua propria attività i frutti della redenzione, il compito della Chiesa consiste nel distribuirli agli uomini. Essa adempie questa missione nell’esercizio del triplice potere ricevuto da Cristo: magisteriale, governativo, sacerdotale” (L. Ott, op. cit.).

La dimostrazione di quanto detto sta nell’atteggiamento degli Apostoli, il primo Papa e i primi Vescovi, i quali avrebbero di certo smentito o spiegato meglio, se l’insegnamento e la volontà di Gesù non fossero stati quelli.

Loro furono i primi a comportarsi proprio come detto, si considerarono a pieno diritto ministri e messaggeri di Cristo, unici incaricati della diffusione del Suo insegnamento.

Per questo motivo, quindi, San Paolo scrive “ci consideri ognuno come commessi di Cristo ed economi dei misteri di Dio” (1Cor 4, 1) e “da parte di Cristo dunque siamo ambasciatori, in quanto Iddio esorta per mezzo nostro” (2Cor 5, 20), ma soprattutto “se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema” (Gal 1, 8).

Con quest’ultima notissima frase intendeva evidenziare come solo quanto predicato dalla Chiesa intera fosse da seguire, allontanandosi da chi insegnava dottrine in contrasto con essa, fosse anche uno di loro.

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