Il catechismo di San Pio X commentato per voi (n.139)

Rubrica a cura di Pierfrancesco Nardini


Domanda: Come si cancella il peccato originale?
Risposta: Il peccato originale si cancella col santo Battesimo


È verità di fede che il peccato originale privi della grazia: esso, infatti, è essenzialmente la “privazione della giustizia originale; privazione causata dall’azione volontaria di Adamo che era fonte e principio di tutta la natura umana” (Casali).

La conseguenza, anch’essa di fede, è che non può salvarsi chi muore anche solo con esso: seppur con pene differenti da chi muore con peccati mortali attuali, non va in Paradiso (v. Concilio di Firenze e Concilio di Trento, Sess. 5 can. 5).

Prima di Cristo, gli Ebrei credevano che il peccato originale venisse cancellato con la circoncisione, “segno della fede nella futura passione e redenzione di Cristo” (Dragone), mentre per le bambine, data la mancanza di circoncisione, si credeva servisse la fede dei genitori.

L’istituzione del Battesimo da parte di Nostro Signore Gesù Cristo ha donato agli uomini il mezzo, unico e necessario, per poter cancellare il peccato originale.

Questo sacramento, infatti, come si approfondirà nei commenti ad esso relativi, di contro al peccato originale, “conferisce la prima grazia santificante (…) togliendo il peccato originale” (n. 295).

La necessità e unicità del Battesimo per la liberazione dal peccato originale è insegnata da Cristo in persona. Egli ci dice infatti che “se uno non sarà rinato nell’acqua e nello Spirito Santo non potrà entrare nel Regno di Dio” (Gv 3, 5) e “chi crederà e si battezzerà sarà salvo” (Mc 16, 16).

Sono parole inequivocabili, che spiegano quanto finora scritto. Non c’è possibilità di non intendere come il sacramento in oggetto “l’acqua e lo Spirito Santo”, men che meno il passo di San Marco che parla espressamente di Battesimo. E ancor più complicato è negare il nesso con la salvezza.

“Secondo Gv. 3, 5 e Mc. 16, 16 la necessità del battesimo è una necessità di mezzo (necessitas medii)” (L. Ott, Compendio di teologia dogmatica).

La Chiesa ha da sempre insegnato e praticato questa verità di fede, nonché l’ha difesa contro ogni tipo di critica e opposizione nel corso dei secoli.

Quel che scaturisce da questa necessità del Battesimo è una grandissima responsabilità dei genitori nei confronti dei figli, ossia quella di farli battezzare il prima possibile, per farli diventare cristiani e far sì che siano nella grazia, liberi dalla macchia originale e da rischi che non meritano di correre.

É una cosa che, purtroppo, ai nostri giorni non è più compresa. Il Battesimo nella stragrande maggioranza dei casi viene visto solo come una specie di tradizione da mantenere (quante volte persone che palesemente non credono o non vivono secondo la fede battezzano i figli come se fosse obbligatorio farlo, senza sapere però per quale motivo) o una semplice festa.

Si è persa la conoscenza e la comprensione della dottrina cattolica e quindi anche dei sacramenti, non se ne capisce più l’importanza e la necessità e, di conseguenza, la differenza tra essere o meno battezzati.

Compito del cattolico, dunque, è anche quello di aiutare la crescita della formazione, dell’apologetica.

Ringraziamo ogni giorno Nostro Signore Gesù del dono del Battesimo che ci permette di liberarci del peccato originale e liberare da esso i nostri figli.

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