Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia” è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità Cattolica.
Il mondo è fatto per finire in un bel libro
Stephane Mallarmé (1842-1898) – Prose diverse
Ci può essere un libro che si legge piacevolmente.
Ci può essere un libro che ha una storia avvincente.
Ci può essere un libro rilegato bene, con belle raffigurazioni, elegante e bello a vedersi.
Mallarmé dice che il mondo è stato fatto perché finisca in un bel libro.
Finisca, nel senso di essere descritto, significato, rappresentato, raccontato…
Ed è così.
Il mondo è piacevole. Come un libro che si legge piacevolmente.
Il mondo è avvincente. Come un libro che ha una storia avvincente.
Il mondo è bello. Come un libro bello a vedersi.
Ma perché il mondo finisca in un bel libro, occorre che il mondo sia davvero mondo.
Mondo etimologicamente viene da mundus, cioè pulito, chiaro. Per estensione mondo viene da mundus locus, cioè luogo chiaro, pulito.
Luogo chiaro vuol dire un luogo che abbia un significato, che sia intellegibile, che scaturisca da un progetto e manifesti un ordine. Un luogo come kosmos e non come khaos.
Si è vero: il mondo è fatto per finire in un bel libro. Ma non un mondo qualsiasi, il mondo come qualcosa che è stato “progettato” da Dio.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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