I sette martiri romani che festeggiamo oggi non sono sette fratelli, come si è pensato per molto tempo, ma martiri di diversi cimiteri di Roma, riuniti, in seguito, in uno stesso sepolcro. Nella scelta dei testi della Messa, la liturgia s’è lasciata guidare da un racconto tardivo che fa dei sette martiri i sette figli di Santa Felicita. Rufina e Seconda sono due martiri romane le cui tombe erano a qualche chilometro dalla città, sulla via Cornelia. Già nel V secolo Roma celebrava la loro festa in questa data.
Epistola
(Proverbi 31,10-31)
Quando si trova una degna moglie, il suo valore va ben oltre le perle. Suo marito, affidandole il suo cuore, ha un premio immancabile. Gli porta il bene, e non il male, tutti i giorni della sua vita. Si procura la lana e il lino e fa la stoffa con mani sapienti. Come le navi mercantili, assicura le sue provviste da lontano. Si alza mentre è ancora notte e distribuisce il cibo alla sua famiglia. Sceglie un campo da acquistare; con i suoi guadagni pianta una vigna. È cinta di forza e robuste sono le sue braccia. Le piace il successo dei suoi affari; di notte la sua lampada è spenta. Mette le mani sulla conocchia e le sue dita maneggiano il fuso. Tende le mani ai poveri e tende le braccia ai bisognosi. Non teme la neve per la sua famiglia; tutte le sue cariche sono doppiamente vestite. Fa le sue coperte; lino fine e porpora sono i suoi vestiti. Suo marito è prominente alle porte della città mentre siede con gli anziani del paese. Confeziona abiti e li vende e rifornisce di cinture i mercanti. È rivestita di forza e dignità e ride dei giorni che verranno. Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c’è un consiglio gentile. Osserva la condotta della sua casa e non mangia il suo cibo nell’ozio. I suoi figli si alzano e la lodano; anche suo marito la esalta: Molte sono le donne di comprovato valore, ma tu le hai superate tutte. Il fascino è ingannevole e la bellezza fugace; sia lodata la donna che teme il Signore. Datele una ricompensa per le sue fatiche, e lasciate che le sue opere la lodino alle porte della città. e rifornisce di cinture i mercanti. È rivestita di forza e dignità e ride dei giorni che verranno. Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c’è un consiglio gentile. Osserva la condotta della sua casa e non mangia il suo cibo nell’ozio. Grazie a Dio.
Vangelo
(Matteo 12,46-50)
Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».
Meditazione
- Oggi, con la Messa, va ricordato il valore del martirio. Ma di un martirio particolare: quello “vissuto” da una madre che vede i suoi figli offrire la vita per il Signore.
- Il dolore di una madre che perde un figlio è il paradigma di ogni dolore. D’altronde le immagini di tutte le “pietà” lo attestano.
- Eppure una vera madre, pur nel dolore, deve ben accettare se un proprio figlio decida di scegliere Dio piuttosto che il mondo, decida di scegliere di offrire la propria vita per Cristo piuttosto che vivere assecondando il peccato.
- Santa Bianca di Castiglia, madre del grande re san Luigi IX, un giorno disse al figlio ancor piccolo: “Luigi, io preferisco che tu muoia piuttosto che tu compia un solo peccato mortale”. Queste parole rimasero così impresse nel bambino che questi fece della sua vita un modello di santità.
- La madre cristiana crede nel paradiso e così desidera per l’eternità vivere con i propri figli, perciò spera e prega per la loro santità.
Alla Regina dello Splendore
- Madre, fa che anteponga sempre a tutto il tuo Divin Figlio.
- Madre, aiuta tutte le madri a desiderare e a pregare per la salvezza delle anime dei propri figli.
- Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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